Rifiuti pericolosi tra Roma e Napoli, arresti e sequestri
Operazione interforze tra Roma e Napoli in relazione ad un traffico illecito di rifiuti, in particolare batterie al piombo esauste. Volume d'affari di oltre 400 mila euro. Sequestrate circa 40 tonnellate di batterie esauste, la metà in un camion per la Romania


(AGR) Nella mattinata odierna i carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma e del Gruppo Carabinieri Forestale di Roma - NIPAAF, gli agenti della Polizia di Stato del Compartimento Polizia Ferroviaria di Roma, della Polizia Locale di Roma Capitale e della Polizia Locale della Città Metropolitana di Roma Capitale, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal Tribunale Ordinario di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 23 persone – 8 agli arresti domiciliari, 11 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e 4 misure interdittive del divieto di esercitare attività di impresa per mesi dodici – ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro l'ambiente, traffico illecito di rifiuti, autoriciclaggio, furto, ricettazione e sottrazione di cose sottoposte a sequestro.
L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba e tuttora in corso, vede impegnati oltre 120 uomini su diversi obiettivi distribuiti nelle province di Roma e Napoli.
Il volume d’affari stimato nell’arco di circa sei mesi, si aggira intorno ai 400.000 euro. Nel corso delle attività sono state sequestrate complessivamente circa 40 tonnellate di batterie esauste, delle quali la metà occultate a bordo di un TIR diretto in Romania, sequestrato ad aprile 2019 lungo l’autostrada Roma Firenze nei pressi di Fiano Romano, e sono state tratte in arresto tre persone.
Unitamente alle misure cautelati personali, il GIP del Tribunale di Roma ha altresì disposto il sequestro di undici automezzi impiegati nel traffico di rifiuti.