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Regione Lazio, Piano Casa sbloccato

print21 marzo 2014 20:37
(AGR) (AGR)Il Piano Casa si è sbloccato. Dopo un tira e molla infinito la commissione urbanistica della Regione Lazio ha accolto ieri le linee guida presentate da un pool di imprenditori e professionisti di Fiumicino, capitanati dall’architetto Carlo Turco. Si tratta di una svolta epocale per l’edilizia, settore che più di altri messo ko dalla crisi economica e dal blocco dei mutui bancari. “Entro aprile – spiega Turco – il piano casa dovrebbe andare in consiglio per ottenere il via libera dall’assise. Una boccata d’aria per operai, disegnatori, tecnici e per un indotto che muove migliaia e migliaia di persone”. Si tratta di un lavoro ai fianchi durato diversi mesi. “Insieme a un gruppo di imprenditori e tecnici e grazie al supporto di avvocati esperti in urbanistica abbiamo predisposto uno studio sul parere dell’avvocatura regionale espresso da dottoressa Aiello. Parere – sottolinea Turco – arrivato su richiesta del Comune di Ladispoli che di fatto ha bloccato l’applicazione del piano casa su tutte le zone C di PTP. Il paradosso era che sulle zone di maggior vincolo si poteva applicare il piano casa, mentre su quelle già urbanizzate e minor tutela il piano casa era off limits”. Oltre a uno studio che confutasse il parere regionale, è iniziato un lungo dialogo con il Presidente Zingaretti e con i vari organi politici regionali. “Abbiamo trovato – spiega Turco – grande apertura e sensibilità nei nostri confronti.

La crisi è sotto gli occhi di tutti e il parere regionale andava a ad aggravare una situazione già molto pesante. Inoltre bloccava un piano casa che andava nella stessa direzione che la Regione Lazio e il Comune di Roma dell’assessore Caudio hanno delineato: non consumare nuovo suolo ma preservarlo, rigenerando, riutilizzando e riqualificando ciò che è già stato realizzato. Il paradosso è che chi professava questa filosofia bloccava lo strumento per raggiungere questa idea.

Attraverso una lunga serie di colloqui abbiamo dimostrato la bontà delle nostre ‘critiche’ e dopo diversi incontri in presidenza del consiglio regionale e nell’assessorato dell’urbanistica regionale nella persona dell’assessore Civita siamo arrivati a una conclusione”. La commissione, come riporta anche il sito internet del consiglio regionale del Lazio.

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