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Palidoro ed Aranova a rischio allagamenti

print11 ottobre 2013 10:08
(AGR) Se Atene piange....Sparta non ride. Fiumicino è bloccata dal rischio esondazione. Nel nord del Comune? Stessa, identica situazione. “Purtroppo – spiega il presidente del comitato cittadino di Palidoro, Paolo Sbraccia – anche noi abbiamo gli stessi problemi, ma a volte sembra quasi che siano meno importanti. Se ne parla di meno”. E pure la Regione Lazio ha definito Palidoro un luogo a elevato rischio esondazione che coinvolge luoghi come la scuola elementare, la materna, il poliambulatorio, abitazioni e attività commerciali”. “Per non parlare dei servizi - sottolinea Sbraccia -. Chi spenderebbe un solo euro in una zona del genere?”. Tutto nasce dal Pai, il piano di assetto idrogeologico che individua un punto nevralgico: il fosso di Palidoro. Secondo i 50 esperti che hanno redatto il piano in caso di pioggia si riverserebbero circa 510 metri cubi di acqua al secondo. Problema: l’alveo del fosso, compreso tra la diga esistente a monte di Palidoro e il nuovo ponte di via San Carlo, è in grado di smaltirne, in situazioni ottimali, poco più della metà. Risultato: in una situazione del genere, Palidoro sarebbe ricoperta d’acqua. “Ogni anno – sottolinea Sbraccia – con l’approssimarsi del periodo delle piogge, conoscendone l’abituale intensità, un po’ di preoccupazione c’è sempre”. Una soluzione ci sarebbe. E l’ha data proprio il comitato cittadino: spostare gli argini nei tratti di campagna compresi tra la diga e il ponte di via San Carlo di una decine di metri ciascuno verso l’esterno, per adeguare la portata del fosso. E, nel tratto che attraversa il borgo, procedere come si è fatto per l’Arrone a Maccarese: realizzando pareti verticali in prefabbricati di cemento che adeguino anche in questo caso la portata e l’altezza, in modo tale da proteggere la zona dal rischio esondazione. Un lavorone che Sbraccia “addebita” al Consorzio di Bonifica Tevere Agro Romano che ha la competenza sul fosso: “Si devono trovare dei fondi per intervenire. E su questo chiediamo l’interessamento dell’amministrazione e del sindaco Montino, capace in poco meno di cento giorni di far partire il progetto della strada argine all’Isola Sacra. Con le sue competenze e le sue conoscenze potrebbe fare pressioni e trovare dei finanziamenti anche per Palidoro”. Non va meglio ad Aranova. Anche lì ci sono i famosi B4A fermi. “L’edilizia – spiega il portavoce dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini – è in tilt. Ognuno può pensarla come vuole, ma è un traino per l’economia locale. Mettersi di traverso significherebbe mandare a casa migliaia di dipendenti che vivono sul nostro territorio, solo per una bega ideologica che non trova riscontri. Credo sia necessario intervenire al più presto. In primis agendo sulle emergenze: pulizia delle caditoie e dei canali di bonifica che ad agosto hanno causato l’allagamento di decine di abitazioni”.

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