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Ostia, via la discarica

print27 marzo 2014 11:45
(AGR) "Per il Presidente del X Municipio ed il Sindaco di Roma Capitale legalità e sicurezza deicittadini sembrano optional, - denuncia Marco Salvi Presidente Associazione Villaggio Africa - su cui bisogna chiudere entrambi gli occhi se a pagarne le spese potrebbero essere gli “amici”. Questo è quanto hanno potuto appurare gli abitanti di Villaggio Africa, piccolo comprensorio dell'entroterra, i quali da anni chiedono che nel loro quartiere siano ripristinati il decoro ambientale e la sicurezza idraulica.

Al centro della vicenda c'è l'area di proprietà comunale all'angolo tra Viale dei Romagnoli e Viale Fra' Andrea Di Giovanni adibita a discarica e ricovero per sbandati.

Ad oggi né l'amministrazione municipale (diffida ad adempiere inoltrata alla Presidenza del X Municipio il 14-10-2013) né l'amministrazione comunale (segnalazione all'Ufficio del Sindaco per i Rapporti con i Cittadini del 27-2-2014) si degnano di offrire risposte, nemmeno dopo gli ennesimi allagamenti (31-1-2014) che vedono tra le concause la presenza “di un rilevato e di scarichi abusivi>

presenti nell'area comunale”, come stabilito dall'UOT dello stesso Municipio (3-12-2002).

Formalmentemente, a seguito di una pre-assegnazione su cui sarebbero state riscontrate irregolarità, l'amministrazione comunale è rientrata in possesso dell'area (6-5-2004) in attuazione dell'ordinanza sindacale di sgombero ( 15-4-1997): in pratica non sembra essere così. Nel frattempo era stata emessa la determinazione dirigenziale (15-3-2002) che ordinava la demolizione dei manufatti abusivi ed il ripristino dello stato dei luoghi: mai eseguita. L'ordinanza e la determinazione hanno di fatto come destinatario uno stesso nominativo che appare nell'"Elenco delle persone fisiche per contribuiti in denaro" compreso nella "Dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale" del Sig. Andrea Tassone, Presidente pro tempore del X Municipio. Si è quindi reso indispensabile l'esposto alla Procura della Repubblica al fine di valutare se nella vicenda siano presenti eventuali profili di illiceità penale quali corruzione, omissione o interessiprivati in atti d'ufficio e verificare le responsabilità sui conseguenti danni procurati all'ambiente, alle abitazioni ed alla salute delle persone che vivono nella zona".

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