Ostia, stop alle violenze contro le donne

02 maggio 2014 12:30
(AGR) A distanza di un anno, le circostanze di quel delitto restano poco chiare e le responsabilità non sono ancora state accertate. "Con una cerimonia semplice ma appassionata, - ha detto la Schneider, presidente commissione elette - abbiamo voluto condannare una volta di più il fenomeno del femminicidio e ci siamo uniti all'appello dei familiari di Alessandra, che non hanno mai smesso di chiedere giustizia. Secondo l'ultimo rapporto annuale delle Nazioni Unite, a livello mondiale “la diffusione degli omicidi basati sul genere ha assunto proporzioni allarmanti”, anche perché tali omicidi “sono culturalmente e socialmente radicati, continuano ad essere accettati, tollerati e giustificati, laddove l'impunità costituisce la norma”. Ogni delitto che resta impunito rappresenta la condanna per un'altra donna. In Italia ogni due o tre giorni una donna muore per mano di un uomo, che quasi sempre è un marito, ex-marito, padre, fratello, fidanzato o amante. E' compito delle istituzioni prevenire la violenza di genere, tutelare le vittime e punire severamente i colpevoli. Come amministratori abbiamo il dovere di costruire una rete di protezione composta da enti, associazioni, esperti e volontari. Perché nessuna donna debba sentirsi più sola. Perché nessuna donna debba subire ciò che hanno subito Alessandra, Michela, Chiara e le altre.Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti