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Ostia, sinstra contro bando per le spiagge

print18 gennaio 2012 22:38
(AGR) (AGR ) Un bando inaccettabile: trasforma le spiagge in veri e propri stabilimenti elevando a 12 anni la concessione, portando a 2.000 mq la superficie per le strutture, incrementa del 40% i costi per gli utenti, non prevede il controllo della commissione da parte della Prefettura, non contiene alcun obbligo né sulla sostenibilità (energie rinnovabili, raccolta differenziata), né sui criteri di assunzione del personale. Inoltre è evidente il rischio di infiltrazioni criminali nella gestione delle spiagge: di fronte ai gravi casi di Ostia il Prefetto aveva garantito che a presiedere il bando ci sarebbe stato un suo delegato. Ebbene nel bando questa viene data solo come una possibilità. Le sinistre chiedono che il Prefetto indichi subito il Presidente della Commissione e che il XIII non proceda fino a che ciò non sia avvenuto. Ricordo che il pericolo di infiltrazione mafiosa nella gestione delle spiagge è denunciata ormai da tempo dalle autorità, e dal rapporto annuale della DNA.“Il bando sulle spiagge libere reso noto dal XIII Municipio è un tentativo per consegnare gli arenili ai potenti e alle lobby della balneazione dopo aver di fatto espulso le cooperative sociali. – afferma il Portavoce dei Verdi del XIII Municipio, Andrea Gasparini – è incredibile che mentre le spiagge libere vengono messe a bando, la stessa cosa non viene fatta per gli stabilimenti balneari. Questa cosa è la prova provata che il XIII Municipio “favorisce” la lobby dei potentati balneari che hanno trasformato il lungomare di Ostia in un lungomuro a uso privato. Riteniamo illegittimo questo bando e ci rivolgeremo sia alla procura sia al Tar con un esposto».

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