Ostia, Laboratorio Civico X , Atac da riformare ma nel "pubblico"

Il Comune deve avere il coraggio di chiedere obiettivi precisi e ottimizzazioni utili al servizio da parte del consiglio di amministrazione, che, come avviene in tutte le altre aziende, deve rispondere in caso di risultati negativi. "Abbiamo verificato che in altre zone del nostro Paese, dove si è sperimentata la liberalizzazione del servizio di trasporto pubblico, la situazione è addirittura peggiorata. Inoltre, i quesiti referendari non illustrano la modalità di gestione privata (per esempio a chi spetta la manutenzione dei mezzi e degli impianti). Siamo fermamente convinti che il trasporto locale debba rimanere pubblico, poiché anche esso rappresenta un'idea di città che l'amministrazione comunale di turno dovrebbe spiegarci, ma è necessario riformare Atac tagliando gli sprechi, ottimizzando le risorse e soprattutto ponendo fine al clientelismo elettorale di cui abbiamo sentito parlare sui giornali e nelle vicende giudiziarie. In un'azienda a partecipazione pubblica si dovrebbe entrare tramite concorso pubblico".
"Invitiamo i cittadini ad andare a votare, poiché Roma per la prima volta è chiamata ad esprimersi in modo consultivo su un tema. Vogliamo che il trasporto urbano rimanga pubblico, ma auspichiamo una completa ridefinizione dell'azienda Atac nell'ottica dell'efficienza e dell'ottimizzazione del servizio, e spetta a chi governa riformare questo servizio".