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Ostia, la Croce di Cutro all'adorazione dei fedeli

La croce è una testimonianza diretta delle stragi in mare, è stata costruita per questo con i rottami del barcone recuperati in mare, un segno tangibile del dolore per tante morti innocenti. Oggi via Crucis al cancello 5 di Castelporziano con il vescovo Gervasi

printDi :: 25 giugno 2023 19:19
La Croce di cutro sull'altare di San Nicola

La Croce di cutro sull'altare di San Nicola

(AGR) La Croce di Cutro nel X Municipio, in questi giorni è esposta sull’altare di San Nicola al Borghetto dei pescatori (sino a martedì 27 giugno), dove è arrivata via mare ed è stata scortata in processione fino alla storica chiesetta. La Croce è arrivata lo scroso 21 giugno, ma il culmine della preghiera sarà oggi, questa sera al cancello 5 di Castelporziano, per una via Crucis, organizzata dai giovani del Borghetto, alla quale sarà presente anche il vescovo Mons. Gervasi. Martedì la croce, come da prograqmma, si trasferirà ad Acilia, presso la parrocchia di San Leonardo da Porto Maurizio.

Nei giorni scorsi è stata portata all’adorazione dei fedeli anche alla basilica della Regina Pacis ed a Sant’Aurea ad Ostia Antica. La Croce è formata da un pezzo di legno in diagonale che vuole ricordare una delle due braccia di Gesù; l'altro braccio non è stato realizzato volutamente, perché è simbolicamente teso verso l'umanità in segno di soccorso e di speranza, un gesto compiuto dai soccorritori durante un naufragio.

 
La Croce è stata fatta realizzare da don Francesco Loprete, sacerdote dell’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, all’indomani del naufragio del barcone avvenuto lo scorso 26 febbraio a poche centinaia di metri dalla riva della spiaggia di Cutro, in cui persero la vita 89 migranti, di cui 35 minori.

La croce è una testimonianza diretta delle stragi in mare, è stata costruita per questo con i rottami del barcone recuperati in mare, un segno tangibile del dolore per tante morti innocenti, un segno che vuole impedire alle coscienze di tanti uomini di voltarsi dall’altra parte dinanzi al dolore, alla morte ed alle mani tese di quanti chiedono un sostegno, un aiuto. Un simbolo che invita ad agire ed a bandire l’ indifferenza.

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