Ostia, incontro con la Comunità Idroscalo
(AGR) In questi giorni, nell’ambito del Progetto di CONDIVISIONE - che la Commissione si è propostodi attuare per i prossimi tre anni - una delegazione della Commissione Carità e Territorio della Prefettura Diocesana si recati all’Idroscalo di Ostia per incontrare la Comunità ‘Foce Tevere’: d. Franco Prefettura Diocesana (COMMISSIONE CARITA' E TERRITORIO), >CristinaRicci (PARROCCHIA SANT'AUREA), Lucilla Piccioni (PARROCCHIA SAN NICOLA DI BARI), Alberto Farneti (MENSA CARITAS E CENTRO PRIMA ACCOGLIENZA), Augusto Acquarelli (PARROCCHIA SANTA MONICA), RobertoAntonucci (CENTRO PER LA VITA)."Siamo stati accolti nellacasa di FRANCA VANNINI, sede della Comunità ‘Foce Tevere’ - riferisce Don Franco - ed abbiamo ascoltato le varie problematiche, dove si sottolineava spesso che la storia e la realtà dell’Idroscalo è stata ed è quella di un qualunque Quartiere di Roma, che nel 1962 era inserito in un piano urbanistico che prevedeva la costruzione di Case popolari: questo Piano è stato poi trascurato: poteva ricalcare la fisionomia che è stata data per es. al Borghetto dei Pescatori a Ostia. Tutto fa supporre che alla potenzialità di soluzioni possibili, stia prevalendo la convenienza a mantenere il problema insoluto.All’Idroscalo sono, infatti, insediate circa 500 famiglie: 1200/1500 persone di varia estrazione e condizione: il 40/50% fanno parte della Comunità. La Comunità si presenta come persone convinte e motivate da una forma di riscatto per ottenere i seguenti obiettivi:
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1.Monitoraggio e programmazione dell’assetto urbanistico>
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2.Progetto simile ‘Borghetto dei Pescatori’ con l’idea del lavoro di pesca e riciclo sull’Idroscalo>
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3.Recuperare il senso di comunità>
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4.Una continuità inclusiva con il territorio di Ostia attraverso la manutenzione ordinaria della strada pubblica spesso allagata, con impossibilità di scendere e salire sull’autobus e di accedere al vicino posto di Polizia.
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5.Contro la potenziale dispersione scolastica si chiede il passaggio del trasporto scolastico (014/015) la mattina 10’ prima dell’orario attuale per consentire l’ingresso a scuola nel rispetto dell’orario di inizio delle lezioni.
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6.Si tratta in sintesi di un discorso di sopravvivenza che riguarda la fruibilità dei servizi, la tenuta delle infrastrutture e la garanzia di sicurezza: tutti doveri dell’Istituzione. Il tutto collocato in un discorso di ‘prospettiva’ partendo da quel lontano 1962.
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7.Per i bambini e i ragazzi ( una ventina ) un parco giochi
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8.L’utilizzo della Chiesetta ( don Fabio ), come luogo di comunità e di vita religiosa, compresa la possibilità di fare catechismo e oratorio ai bambini dell’Idroscalo