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Ostia, flash mob in piazza Anco Marzio contro ogni tipo di mafia

Tirrito, portavoce del Co.G.I (il Comitato dei collaboratori di giustizia) e madrina dell’evento: la lotta alle mafie deve continuare in onore di chi, rifiutandosi di abbassare la testa, ha perso la vita. E’ per loro che dobbiamo fare cose concrete per dire ‘no’ alle mafie, in nome della giustizia.

printDi :: 25 maggio 2022 12:06
Flash mob piazza Anco Marzio contro tutte le mafie

Flash mob piazza Anco Marzio contro tutte le mafie

(AGR) Una giornata all’insegna della legalità, della giustizia e della memoria: questo l’obiettivo del flash mob del ricordo contro ogni tipo di mafia, che si è tenuto lunedì 23 maggio in piazza Anco Marzio ad Ostia.

“Grazie ai ballerini del Liceo Coreutico Giovanni Paolo II e a tutti gli ospiti che hanno preso parte all’evento, abbiamo celebrato l’importanza della memoria in occasione del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio”. A parlare è Maricetta Tirrito, portavoce del Co.G.I (il Comitato dei collaboratori di giustizia) e madrina dell’evento.

 
“E’ stata un’occasione di raccoglimento, - spiega Tirrito - condivisione e riflessione su quanto è stato fatto nel passato da chi si è opposto fermamente ad ogni tipo di mafia e su quanto possiamo fare ancora oggi, insieme. Le loro storie, le loro testimonianza devo essere da esempio per la nostra società. La lotta alle mafie deve essere portata avanti proprio in onore di chi, rifiutandosi di abbassare la testa, ha perso ingiustamente la vita. E’ in loro memoria che dobbiamo fare qualcosa di concreto per dire ‘no’ alle mafie, in nome della giustizia. E farlo in questo giorno, davanti ai nostri ragazzi, sul nostro territorio ha una valenza ancora maggiore”.

“Oggi siamo qui per ricordare Giovanni Falcone, la moglie Francesca Corvillo, ricordiamo gli agenti della scorta e, insieme a loro, ricordiamo tutti i nostri caduti – ha dichiarato durante il suo intervento il Capitano Ultimo, l’uomo che arrestò il Capo dei Capi di Cosa Nostra -. Ricordiamo il capitano Mario D’Aleo, ucciso a Palermo insieme all’appuntato Giuseppe Buonmarito ed al carabiniere Pietro Morici. Tutte vittime di mafia, uccise da quegli stessi criminali che per anni hanno imperversato nell’indifferenza. Noi oggi siamo qui, insieme ai nostri ragazzi del liceo a riprendere ciò che appartiene al popolo: la strada, la frontiera, la civiltà, le periferie, le piazze, i paesi, la nostra amata Sicilia.

E’ importante avere qui con noi Valeria Grasso, una donna che si è ribellata con il coraggio, la rabbia, la dignità e con l’amore delle donne, alzando la testa. Ma l’ha fatto e lo fa pagando un caro prezzo. Io sono qui a dirvi che loro non devono rimanere soli. Sono qui a chiedere scusa alle famiglie delle vittime per l’assenza della giusta attenzione che avrebbero dovuto avere e che non hanno avuto. E soprattutto, perché non siamo riusciti a difendere i loro cari. Ma siamo qui anche per rivendicare la nostra voglia di essere cittadini, amici e fratelli praticando l’unica politica che conosciamo che è quella del muto soccorso e dell’amicizia”.

“Ringrazio Maricetta Tirrito - conclude il Capitano Ultimo - che con coraggio porta avanti le battaglie di tutti, senza volere mai nulla in cambio. Ed è importante rendere onore ai ragazzi del Liceo coreutico che hanno realizzato questa iniziativa”.

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