Ostia, commercianti ed imprenditori chiedono un cambio di passo per il rilancio
Progetti e piani di investimento l’hanno fatti diversi sindaci che si sono susseguiti alla guida della Capitale, a partire da Veltroni, passando per Alemanno (Water front) ed infine, anche Gualtieri che promette prima cento, divenuti poi cinquanta, milioni per la sistemazione del lungomare


(AGR) La parola d’ordine è rilanciare Ostia, la sua vocazione turistica, il suo ruolo centrale nell’offerta turistica estiva del litorale romano. Ostia non ha più il primato, lo scettro delle vacanze a due passi da casa, persino la crisi della della Roma-Lido, i treni a singhiozzo e le lunghe attese per l’arrivo delle carrozze hanno disamorato i romani. Ostia è un “quartiere” di Roma, ricorderà qualcuno e non certo una località turistica, ma di progetti e piani di investimento, tutti disattesi, l’hanno fatti diversi sindaci che si sono susseguiti alla guida della Capitale, a partire da Veltroni, passando per Alemanno (Water front) ed infine, anche Gualtieri che promette prima cento, divenuti poi cinquanta, milioni per la sistemazione del lungomare, la vetrina elegante del litorale.
Il secondo anno della Giunta Gualtieri è partita con il freno a mano tirato, le spiagge di Nuova Ostia sono “libere” nel verso senso della parola perché, per diversi motivi, su alcuni arenili non c’è nessun servizio e sopratutto non ci sono bagnini di salvataggio a garantire quanti scelgono questo tratto di mare. Non tutte le responsabilità sono del Municipio. Il sindaco Gualtieri aveva garantito di prendersi cura di Ostia, ma i risultati sinora conseguiti sono stati modesti.
foto archivio AGR piazza Anco Marzio