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Ostia, chiude anche il Giudice di Pace?

print01 ottobre 2013 10:13
(AGR) “Ieri - riferisce Giulio Notturni (Marchini) - è stata recapitata la lettera di sfratto per l’ufficio di via Costanzo Casana. Chiedo, dopo l’approvazione all’unanimità di un mio ordine del giorno, che il primo cittadino si attivi per impedire che Ostia e i suoi 300mila abitanti perdano un fondamentale ufficio giudiziario”Ostia – Mi chiedo che cosa stiano facendo il comune di Roma e il sindaco per salvare la sede del giudice di pace di Ostia per il quale è scaduto ieri, 30 settembre 2013, il contratto di locazione. Eppure il consiglio del municipio X ha votato, ormai due settimane fa, il mio ordine del giorno che impegna il primo cittadino a tutelare l’ufficio giudiziario di via Costanzo Casana. La situazione è grave e il Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale ha già inviato una lettera di sfratto (Prot. 456/13) che intima la riconsegna dell'immobile di via C. Casana:bisogna intervenire al più presto".“Dopo la sofferta chiusura della sezione distaccata del Tribunale di via dei Fabbri navali, - ha proseguito il consigliere municipale - per la quale ho intrapreso anche uno sciopero della fame, e quella dell’ufficio notifiche degli atti di via Cardinal Ginnasi, Ostia e i 300mila cittadini del municipio X rischiano, di nuovo, seriamente, di perdere un altro fondamentale ‘pezzo’, un’altra importante sede giudiziaria. Vorrei a questo punto ricordare che secondo l’art 3 comma 2 del decreto legislativo 156 del 2012, l’ufficio dovrà essere operativo fino al 30 aprile 2014. Pertanto la sede di via Costanzo Casana non chiuderà fino a quando il ministero della Giustizia non emetterà un reale decreto di soppressione. Chiedo a questo punto un intervento mirato e costruttivo del Campidoglio a salvaguardia di una sede che dal 1995 ad oggi ha sbrigato procedimenti di diverso tipo, con oltre 2.000 cause iscritte a ruolo” ha concluso Giulio Notturni.

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