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Ostia, basta con i graffiti vandalici

print24 febbraio 2014 19:26
Ostia, basta con i graffiti vandalici
(AGR) "Il silenzio da parte del Presidente del Municipio alla richiesta di sollecitare l'Ufficio del Sindaco ad attivare una vasta operazione di Decoro Urbano per contrastare un escalation di "writing vandalismo" ci obbliga a lanciare un ultimatum - scrive Di Tomassi dell'Associazione Pedagogisti Educatori Italiani sul X - stiamo completando una lettera e un dossier di denuncia da inviare all'Unicef e all'Associazione Nazionale di contrasto al Writing Vandalico. Tra circa un mese saremo in grado di allertare le massime autorità di garanzia per rendere nota un'emergenza non più sostenibile e non considerata purtroppo dal Sindaco e dalle Autorità locali.">Sull'esempio e sulla sensibilizzazione del Comune di Milano si è deciso di avviarsi verso l'attivazione, sul territorio ostiense (X Municipio di Roma), di strumenti simili, sperando che venga accolto, sopratutto dall'Assessore competente in merito dei Servizi Sociali e del Welfare DROGHEI un ampia azione di formazione scolastica ed extrascolastica. A Milano infatti l’iniziativa di Unicef e Associazione nazionale antigraffiti sta permettendo ai delegati di queste Organizzazioni ai massimi livelli di garanzia verso infanzia e adolescenza, di incontrarestudentii fra i 10 e i 13 anni per illustrare loro concetti come “vandalismo”, “sfida alla legalità” e “graffitismo vandalico”. Il primo istituto che sarà visitato dai delegati Unicef e dagli attivisti antigraffiti.

"Ci fa male - conclude Di Tomassi - vedere il nostro territorio coperto di messaggi violenti, di scritte offensive, di disegni volgari che offendono le religioni e in queste ultime settimane anche la Donna. Ho paura che ci sia un'azione di vero e proprio terrorismo psicologico. Inoltre il Municipio X non può vivere questa assurada scissione: da un lato organizzazioni che anche a livello nazionale si battono per le categorie più fragili, professionisti e volontari, educatori e pedagogisti, animatori e catechisti che quotidianamente operano per la crescita civile e pacifica di famiglie e bambini nelle scuole, nelle associazioni, nelle parrocchie, mentra da un altro lato messaggi striscianti in ogni dove (preoccupantemente in zone ad hoc delle strade e dei palazzi, vicinissimi alle scuole), che caricano di odio, di intolleranza, di rabbia, di frustrazione, una vera e proprio scuola dell'odio.

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