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Ostia, aspettando i saldi l'Ascom fa i conti

print28 dicembre 2018 16:54
Ostia, aspettando i saldi l'Ascom fa i conti
E lo shopping va. Aspettando i saldi che concludono il ciclo delle spese invernali, sul litorale romano l’impressione generale che anche quest’anno, nonostante addobbi, alberi di Natale ed offerta di qualità il bilancio finale non sarà positivo, dalle prime indiscrezioni sarebbe filtrato un certo malumore tra gli esercenti a ragione di un nuovo decremento della spesa media che quest’anno, secondo l’Ascom- Confcommercio si attesterebbe dai 150 ai 170 euro a persona (il 35-40% per il pranzo o cenone e ristorazione), un dato in contrazione rispetto a quanto le famiglie avevano messo in bilancio l’anno scorso. “Le previsioni riflettono il clima attuale, i consumi restano al palo perché il reddito delle famiglie non cresce e a Roma si pagano le tasse più alte d’Italia” – ha dichiarato nei giorni scorsi il Commissario di Confcommercio Roma Renato Borghi in un’intervista rilasciata ad un noto quotidiano romano – “E poi incide il contesto: se non c’è progettualità questo spirito si ripercuote anche sugli acquisti.

A Roma serve maggior decoro e meno abusivismo….”. A questo si aggiungono le difficoltà legate alla viabilità, l’assenza di parcheggi, le poche corse dei bus e soprattutto, come aggiunge Armando Vitali, presidente dell’Ascom, l’associazione commercianti del litorale romano: “La presenza massiccia degli abusivi e la politica degli sconti anticipati che deve essere regolamentata ha influito sulle aspettative di vendita degli esercenti. Per il resto tutto è andato come nelle previsioni. Le donne per Natale hanno comprato più degli uomini, dagli alimentari ai vestiti e calzature, dai libri ai prodotti di bellezza; invece gli uomini le superano nelle spese per vino, cellulari ed home entertainment. La fascia di età di chi ha acquistato più tecnologia va dai 18 ai 24 anni (cresce l’acquisto di cellulari), i giocattoli per bambini vengono acquistati e regalati da giovani sui 30 anni e dalle persone anziane”. Ma il dato che emerge in particolare è la scelta del viaggio come bene rifugio. Il 5% degli acquisti è infatti andata nei viaggi, , con prevalenza per lo short break (fine settimana lungo) con le città d’arte a primeggiare, seguite dalla montagna”.

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