Ostia, Ascom e Municipio nel mirino dei commercianti

26 luglio 2018 18:24
“La nostra è una protesta contro le associazioni di categoria che hanno fatto poco o niente per contrastare l’abusivismo commerciale e l’invasione delle bancarelle. – esordisce così l’avvocato Italo Mannucci, neo presidente dell’associazione Ostia Amor – In secondo luogo vogliamo denunciare l’assenza di dialogo con le istituzioni. Ieri sulla questione di piazza Anco Marzio, l’Ascom ha fatto un comunicato schierandosi dalla parte degli esercenti, ma è una scelta tardiva, in realtà si doveva intervenire prima. Gli eventi estivi sono il risultato di una mancata programmazione e di iniziative volute direttamente da Roma e mai concordate o studiate con gli esercenti del territorio. Faccio un esempio, quanto accadrà sul litorale romano si deciderà il prossimo 2 agosto, quando finalmente sapremo i programmi per il 15 agosto. L’aNei prossimi giorni dobbiamo tornare a riunirci. Fondamentale è l’unità di intenti. La nostra idea è quella di sostituire le attività sindacali con attività…autonome, progetti condivisi che valorizzino, in primis, il territorio. Questa estate ci ha già “regalato” le bancarelle a piazza Anco Marzio e lo Street food al pontile e speriamo che sia finita, che vengano scelte altre location e non sempre e solo a piazza Anco Marzio. La sostituzione alle attività sindacali non è una sfida contro qualcuno ma una necessità”.
“Quanto sta accadendo – sottolinea Maria Cristina Masi (FI)- è conseguenza dell’attuale situazione, oggi, la politica è assoggettata agli uffici che fanno il bello ed il cattivo tempo. La nostra stessa attività politica di consiglieri risulta difficile e complicata, per gli accessi agli atti fanno aspettare anche due mesi. Altro che trasparenza. Poche ed incomplete risultano le risposte dell’amministrazione, ma ripeto…questo è colpa della politica attuale”.
Monica Picca (Fdi) aggiunge: “Sono allibita. Questa è un’amministrazione di passacarte. Accettiamo senza replicare qualsiasi decisione che arriva da Roma ed invece, in precedenza, il Consiglio municipale ha sempre dialogato con il Campidoglio, è un procedimento legittimo che valorizza il territorio”.
Andrea Bozzi (Ora ed Un sogno comune) conclude: “No eravamo a conoscenza delle modalità del mercatino. Era tutto già stato deciso a Roma”.
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