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Nel Lazio la metà delle spiagge dovranno essere libere

print26 giugno 2015 12:28
(AGR) Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge 221 "Disposizioni relative all'utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative" che modifica la normativa 2007 sull'organizzazione del sistema turistico laziale: almeno il 50% delle spiagge del Lazio dovrà essere libero, o libero con servizi.

"Questa legge regionale è estremamente positiva - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - e va nella direzione più giusta, consentendo a tutti un utilizzo della spiaggia democratico e consapevole. Un risultato per il quale vanno fatto i complimenti alla giunta ed al consiglio regionale che decreta un nuovo ordine al quale d'ora in poi tutti si dovranno adeguare, ora va attuata la normativa e va monitorata la giusta attuazione anche attraverso una rete di controlli sui 360 Km di litorale laziale. Non va però abbassata la guardia sulle spiagge, controllando e facendo in modo che anche tutte quelle concesse siano accessibili anche al fine della balneazione come prevede la legge nazionale".

Gli attivisti del cigno verde ricordano infatti che è stata la legge finanziaria del 2006, art. 1, c.251 ad indicare che: "È fatto obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l'area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione". Spetta alla Regioni e ai Comuni la garanzia ed il rispetto di questo indirizzo nei piani regionali e nelle deleghe ai Comuni.

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