Municipio X, rischio allagamenti, tutto come prima

Da mesi chiediamo di essere ascoltati, da mesi chiediamo la convocazione della Commissione municipale competente al fine di affrontare per tempo l'emergenza idraulica che grava sul nostro territorio, nessuno ha avuto ancora la decenza di rispondere alle nostre istanze. - prosegue la nota - Nonostante gli annunci elettorali, il tema della messa in sicurezza idraulica del territorio sembra derubricato dall'agenda dei lavori dell'Amministrazione Municipale. Non ci vuole un mago ne tanto meno la sfera di cristallo per sapere che fra pochi mesi tornerà la stagione autunnale e con essa arriveranno piogge e allagamenti.
Sono questi i periodi in cui si può e si deve fare qualcosa. Nei prossimi giorni protocolleremo al CBTAR un documento specifico sull'attuale condizione del territorio in materia di sicurezza idraulica e sulla necessità di pianificare alcuni interventi ordinari prima che sia troppo tardi. E’ inammissibile poi la programmazione assolutamente illogica di alcune opere di messa in sicurezza idraulica del territorio. Ci riferiamo all’opera consistente nell’ampliamento del collegamento idraulico, il così detto Occhialino, fra il canale Bagnolo e il canale Ponente che passa sotto l’asse stradale della via del Mare/Ostiense/Romagnoli.
Questo collegamento era costituito da un tubo, un vero e proprio calibro dosatore di portata che, ampliato così come prevede il progetto, determinerà un aumento significativo di portata delle acque piovane verso valle, cioè Stagni, Longarina, Acilia Sud, Infernetto senza che ci sia stato un adeguamento degli impianti di pompaggio e del reticolo di canali drenanti. E’ intuitivo quanto irresponsabile, il carico di acqua gravante sul bacino di monte non può assolutamente essere accelerato verso valle senza aver preventivamente rafforzato le opere di drenaggio posizionate a valle.
L’Amministrazione ha risposto tempo fa che poco a monte dell’opera, circa 90 metri, esiste un altro manufatto che crea un’ostruzione al deflusso delle acque verso valle impedendo l’aumento delle portate e che il manufatto verrà rimosso solo dopo la realizzazione dell’inversione dipendenza del Canale Ostiense e il potenziamento delle idrovore a Bagnolo. Se la logica non è un opinione, prima si doveva invertire la pendenza del Canale Ostiense per poi procedere con il rafforzamento delle idrovore a Bagnolo e soltanto dopo aver rafforzato le idrovore di Longarina e il reticolo di canali drenanti si sarebbe dovuto procedere all’ampliamento dell’Occhialino.
L’illogica modalità adottata nel procedere nei lavori di ampliamento - conclude Possanzini - non solo è dannosa per il territorio, per le casse pubbliche che dovranno risarcire i danni prodotti dagli allagamenti ma è estremamente pericolosa per i cittadini e testimonia la "visione" di governo del territorio promossa dal M5S, un partito molto bravo con le parole ma molto meno bravo nel tradurle in fatti concreti. Continua la nostra battaglia per chiedere atti concreti relativamente alla messa in sicurezza idraulica del territorio, un tema che non può più essere rimandato o rimpallato perchè è assurdo risarcire i danni quando con quei soldi si potrebbero fare opere atte a mitigare il rischio allagamento e perchè c'è in gioco la vita delle persone".