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Municipio X, rischio allagamenti, tutto come prima

print21 giugno 2018 16:18
Municipio X, rischio allagamenti, tutto come prima
(AGR) "Il municipio X è senza ombra di dubbio l'area della nostra città più esposta agli allagamenti. - afferma in una nota Marco Possanzini, segretario SI X Municipio - Viviamo una emergenza permanente causata da una cementificazione selvaggia, un abusivismo espansivo e predatorio, una scellerata impermeabilizzazione del suolo, e una colpevole mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali di drenaggio delle acque. La necessità di uscire dalla cultura dell’emergenza avviando una campagna di risanamento del territorio fatta di piccoli interventi come la manutenzione periodica dei canali e delle caditoie, la realizzazione di opere di drenaggio e di mitigazione del rischio, soprattutto in quei quartieri più esposti agli allagamenti, così come una serie di interventi atti a potenziare la rete dei canali del Consorzio di Bonifica Tevere Agro Romano, sono alcune delle necessità su cui questa amministrazione, fenomenale in campagna elettorale e molto meno nel governo reale, si deve misurare in termini di atti concreti.

Da mesi chiediamo di essere ascoltati, da mesi chiediamo la convocazione della Commissione municipale competente al fine di affrontare per tempo l'emergenza idraulica che grava sul nostro territorio, nessuno ha avuto ancora la decenza di rispondere alle nostre istanze. - prosegue la nota - Nonostante gli annunci elettorali, il tema della messa in sicurezza idraulica del territorio sembra derubricato dall'agenda dei lavori dell'Amministrazione Municipale. Non ci vuole un mago ne tanto meno la sfera di cristallo per sapere che fra pochi mesi tornerà la stagione autunnale e con essa arriveranno piogge e allagamenti.

Sono questi i periodi in cui si può e si deve fare qualcosa. Nei prossimi giorni protocolleremo al CBTAR un documento specifico sull'attuale condizione del territorio in materia di sicurezza idraulica e sulla necessità di pianificare alcuni interventi ordinari prima che sia troppo tardi. E’ inammissibile poi la programmazione assolutamente illogica di alcune opere di messa in sicurezza idraulica del territorio. Ci riferiamo all’opera consistente nell’ampliamento del collegamento idraulico, il così detto Occhialino, fra il canale Bagnolo e il canale Ponente che passa sotto l’asse stradale della via del Mare/Ostiense/Romagnoli.

Questo collegamento era costituito da un tubo, un vero e proprio calibro dosatore di portata che, ampliato così come prevede il progetto, determinerà un aumento significativo di portata delle acque piovane verso valle, cioè Stagni, Longarina, Acilia Sud, Infernetto senza che ci sia stato un adeguamento degli impianti di pompaggio e del reticolo di canali drenanti. E’ intuitivo quanto irresponsabile, il carico di acqua gravante sul bacino di monte non può assolutamente essere accelerato verso valle senza aver preventivamente rafforzato le opere di drenaggio posizionate a valle.

L’Amministrazione ha risposto tempo fa che poco a monte dell’opera, circa 90 metri, esiste un altro manufatto che crea un’ostruzione al deflusso delle acque verso valle impedendo l’aumento delle portate e che il manufatto verrà rimosso solo dopo la realizzazione dell’inversione dipendenza del Canale Ostiense e il potenziamento delle idrovore a Bagnolo. Se la logica non è un opinione, prima si doveva invertire la pendenza del Canale Ostiense per poi procedere con il rafforzamento delle idrovore a Bagnolo e soltanto dopo aver rafforzato le idrovore di Longarina e il reticolo di canali drenanti si sarebbe dovuto procedere all’ampliamento dell’Occhialino.

L’illogica modalità adottata nel procedere nei lavori di ampliamento - conclude Possanzini - non solo è dannosa per il territorio, per le casse pubbliche che dovranno risarcire i danni prodotti dagli allagamenti ma è estremamente pericolosa per i cittadini e testimonia la "visione" di governo del territorio promossa dal M5S, un partito molto bravo con le parole ma molto meno bravo nel tradurle in fatti concreti. Continua la nostra battaglia per chiedere atti concreti relativamente alla messa in sicurezza idraulica del territorio, un tema che non può più essere rimandato o rimpallato perchè è assurdo risarcire i danni quando con quei soldi si potrebbero fare opere atte a mitigare il rischio allagamento e perchè c'è in gioco la vita delle persone".

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