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Luglio, stabilimenti balneari vuoti

print03 agosto 2011 10:22
(AGR) Meno presenze sulle spiagge italiane. La crisi economica e le condizioni meteo-marine avverse hanno fatto segnare per le aziende balneari del Lazio un preoccupante -20%, un dato negativo che difficilmente potrà essere cambiato ad agosto. Un segnale negativo, dunque, per il turismo balneare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

“Dopo giugno, continua a luglio il segno negativo negli stabilimenti balneari, in Liguria abbiamo registrato meno 25% di presenze sulle spiagge e nei consumi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, solo la Sicilia e la Sardegna riescono a contenere le perdite”, dichiara Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari che associa circa 10.000 imprese ed aderisce alla F.I.P.E./CONFCOMMERCIO.

“La causa principale è da individuare nelle avverse condizioni atmosferiche – continua Borgo –le piogge e le temperature quasi autunnali hanno sconsigliato i turisti a venire in spiaggia. Diverse mareggiate, poi, hanno amplificato il fenomeno erosivo su lunghi tratti di litorale con il risultato che molti stabilimenti balneari, oltre ad aver subito danni alle attrezzature, sono stati costretti a diminuire il numero degli ombrelloni a disposizione dei clienti ma, soprattutto, a modificare i servizi offerti in funzione del ridotto spazio utilizzabile”. Continua il fenomeno per cui nei week-end spesso si registra il tutto esaurito, ma nei giorni feriali le presenze sono ridotte al minimo.

“Sfortunatamente contro i ‘capricci’ di madre natura possiamo fare poco – continua Borgo – anche se la politica degli imprenditori da anni è rivolta a riqualificare e migliorare le proprie strutture con una grande attenzione alla qualità ed alla difesa dell’ambiente, senza la sabbia non possiamo fare miracoli. E’ assolutamente necessario avviare un monitoraggio dettagliato su tutti i circa 8.000 chilometri di costa della nostra Penisola individuando quei tratti di litorale su cui intervenire al più presto con opere di ripascimento e/o di consolidamento”.

“Confidiamo che ad agosto sia possibile invertire questa tendenza, anche in considerazione del fatto che questo continua ad essere il mese preferito dagli italiani per le vacanze – conclude Borgo – non ci illudiamo, però, di poter ‘raddrizzare’ una stagione turistica 2011 cominciata davvero male”.

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