Italia, indietro nella tutela diritti animali

Basta osservare le norme, spesso rimaste inapplicate, che prevedono pene troppo leggere verso chi commette maltrattamenti nei confronti degli animali. Animali, che peraltro, nel nostro ordinamento, sono considerati illogicamente beni mobili, anziché esseri senzienti, come logica e civiltà vorrebbero.
Insomma, in Italia c'è ancora tanto da fare a difesa degli animali: un paese che presta il fianco alle lobby venatorie, con un governo, quello “gialloverde”, che utilizza il tema del diritto animale solamente per fare campagna elettorale e racimolare qualche voto. Serve una decisa inversione di marcia, Rivoluzione Animalista sta lavorando per questo”. Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.