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Il Papa convalescente non ha mancato l'appuntamento con i fedeli

print27 marzo 2005 23:09
Il Papa convalescente non ha mancato l'appuntamento con i fedeli
(AGR) L'atmosfera festosa del giorno di Pasqua ha lasciato lo spazio a una preoccupata tristezza, soprattutto perche' le difficolta' del Papa contrastavano con le notizie rassicuranti sulla ripresa del paziente, fatte filtrare nei giorni scorsi dal Vaticano e dai medici curanti. Ci si chiede ora se e quando Giovanni Paolo II tornera' a parlare, - l'ultima volta che l'ha fatto in pubblico risale al 13 marzo - se le difficolta' di linguaggio sono legate allo stress di comparire in pubblico in questa situazione di fragilita' o a un peggioramento del Parkinson, e quanto lunga dovra' essere la convalescenza dopo il secondo ricovero di quest'anno al Gemelli.

Il Papa convalescente non ha mancato l'appuntamento con i fedeli nel giorno di Pasqua, manonostante gli sforzi non e' riuscito a pronunciare le poche parole della benedizione in latino.

Si e' affacciato alla finestra del suo studio, ha articolato qualcosa nel microfono ma non si e' percepito che un mormorio confuso.

La scena seguita attraverso 104 televisioni in 84 paesi del mondo, ha commosso molte persone radunate in piazza san Pietro e ha alimentato la preoccupazione per la salute del Pontefice, che ha quasi 85 anni, soffre di Parkinson e il 24 febbraio ha subito una tracheotomia per contrastare le crisi respiratorie. Invece dell'atteso recupero e' sembrato infatti di cogliere un peggioramento delle condizioni generali e l'atmosfera si e' velata di ansia.

L'Urbi et Orbi era attesissimo, dopo che il Papa per la prima volta nel suo pontificato non ha potuto essere protagonista dei riti della settimana santa e ha fatto solo apparizioni mute attraverso collegamenti televisivi. Era noto il suo desiderio di impartire la benedizione pasquale "alla citta' e al mondo", e si sperava che avesse recuperato energie sufficienti per articolare in pubblico qualche parola. Mentre il segretario di Stato Angelo Sodano celebrava a nome del Papa la solenne messa del mattino di Pasqua, - per la quale circa 70.000 persone avevano sfidato la pioggia delle prime ore del mattino e - era stato appeso il drappo alla finestra papale: segno che Giovanni Paolo II seguiva dal suo appartamento e che probabilmente si sarebbe affacciato.

Poco prima delle 12, accolto da un applauso, l'anziano pontefice si e' affacciato, con il viso sofferente, si e' anche portato le mani alla testa e ha avuto un colpo di tosse. E' sembrato tranquillizzarsi mentre seguiva sui fogliil suo messaggio pasquale letto da Sodano - con un forte appello per la pace in Medio oriente e Africa e alla solidarieta' con i poveri per fame e calamita'- e si e' accinto a benedire, tanto che vicino al leggio e' comparso un microfono, ma dalle sue labbrA non e' uscito che un sussurro incomprensibile. Durante il quarto d'ora in cui si e' trattenuto alla finestra, molte persone in piazza si sono commosse e le telecamere hanno inquadrato uomini e donne con il volto rigato di lacrime.


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