Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Idroscalo di Ostia, futuro da villaggio esclusivo?

print15 aprile 2013 10:37
Idroscalo di Ostia, futuro da villaggio esclusivo?
(AGR) Idroscalo ancora senza risposte e dal futuro incerto. Probabilmente sarà il prossimo sindaco di Roma a stabilire il suo destino. I residenti chiedono però garanzie e soprattutto sono pronti a forme di protesta clamorosa per bloccare qualsiasi tentativo di smantellamento e trasformazione forzosa dell’abitato. Il 23 febbraio del 2010 resta una data fondamentale per la vita della comunità dell’Idroscalo. Tre anni fa, infatti, il blitz della polizia municipale e lo “spostamento” a forza di 35 famiglie (400 i nuclei accertati residenti) nei residence di Roma. Erano i nuclei che si trovavano nelle baracche più a rischio in caso di esondazione del Tevere. La situazione è ritornata oggi d’attualità con lo sgombero degli occupanti dell’hotel Kursaal, dove si erano rifugiati alcuni sfollati. In sostanza, tra ipotesi e possibili soluzioni, sono trascorsi quasi dieci anni, ma le proposte al vaglio della politica sono rimaste sempre le stesse e probabilmente la “palla” di decidere il futuro prossimo dell’Idroscalo passerà nelle mani del nuovo sindaco di Roma. Da una parte resta l’idea di “bonificare “ l’intera area di Ostia ponente e trasformare l’Idroscalo in un villaggio “esclusivo” in contrapposizione al “waterfront” che si svilupperebbe a levante. “Da qui non c e ne andremo senza una casa – ricorda Franca Vannina, portavoce della Comunità Foce del Tevere – Ora vogliono edificare un impianto sportivo nell’area dietro via della Martinica (il progetto è stato presentato lo scorso mese di gennaio) ed hanno deciso di realizzare, a protezione del campo, un argine che metterebbe a rischio l’intero abitato dell’Idroscalo. Con il nuovo centro sportivo ad Ostia ponente saranno cancellati di fatto tutti i terreni che fungevano da cuscinetto per eventuali piene del fiume, la cui forza, veniva frenata da queste aree verdi, salvando l’abitato dell’Idroscalo”. “Negli ultimi tre anni – si legge su una nota diffusa dalla Comunità - non abbiamo mai ceduto alle pressioni speculative di quanti cercano di mettere le mani su questo lembo di terra, dove abitiamo da quasi 60 anni. Da tre anni il comune spende circa 3000 euro al mese per ognuna delle famiglie sgomberate mentre lo sgombero e la demolizione stessa costarono alle casse comunali circa 6 milioni di euro. Questa è la realtà e l’unico dato tangibile. Noi chiediamo, invece, che l’Idroscalo venga trasformato in un borghetto, come quello dei pescatori e per il momento resta l’unica soluzione possibile per trovare un accordo tra le parti”.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE