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Frammenti di vita

print06 luglio 2011 18:33
(AGR) Si tratta di Sedici opere realizzate con tecnica mista, veri e propri componimenti, storie, quasi una raccolta di poesie visive, riflessioni frantumate di vita, esposte presso la Galleria Rosso Cinabro, in via Raffaele Cadorna, 28 dal 12 al 16 luglio. Prienne non è solo un artista a cavallo tra il XX e il XXI secolo, lei è testimone del nostro tempo, un’artista che prova a comprendere questaepoca descrivendo se stessa eciò che la circonda attraverso la pittura e la scrittura.

Storie, che offrono una testimonianza della realtà contemporanea. Ma non solo. In ogni opera è presente un approfondimento che oltrepassa la mera rappresentazione per raggiungere un racconto della vita in tutte le sue sfaccettature. Un tocco di vero o di verità che conduce l’osservatore verso una dimensione autentica.In questo mare di passato, presente, futuro tutto si mescola in frammenti, dettagli, ricordi, riflessioni, ma all’improvviso ecco la bassa marea, rivelatrice ditante sfaccettature della nostra vita. Testimone di una continua ricerca in una società contemporanea troppo veloce per notare l’eccezionalità radicata nel mondo che la circonda. Non c’è traccia di ‘bello’ fine a se stesso, tutto questo è bandito per far posto alla sensazione pungente di una realtà ruvida.

Giuseppa Marinaccio nasce ad Accadia (Foggia) nel 1957. Dopo aver conseguito la maturità in Decorazione Pittorica, prosegue gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino, corso di Pittura, e sempre nella stessa città tra il 1983/1984 frequenta i corsi internazionali di incisione in Xilografia e Litografia. G. Marinaccio, in arte Prienne studia il linguaggio dei grandi incisori del passato da Rembrandt a Morandi. Le sue opere sono realizzate con una tecnica che tradiscono la sua grande passione per l'incisione. I soggettisono presi dalla vita di tutti i giorni come tanti piccoli frammenti di vita vissuta attraverso uno studio meticoloso riesce a frugare nei meandri della psiche umana, evidenziando così l'animo interiore di un soggetto, oppure dare vita ad un paesaggio che apparentemente sembra statico ma osservandolo con animo attento vede intrecciarsi la rete della vita. China, collage acrilico sono un connubio insolito che riescono a dare una svolta dinamica all'apparente monotonia della grafica. Soggetti inconsueti come gli insetti che emergono e si intrecciano copiosi suoi corpi umani e si insinuano tra gli anfratti naturali sfociando nei meandri della simbologia. L'artista “Prienne” accoglie i segnali e li trasforma attraverso la sua pittura in messaggi sociali. La mostra è curata da Cristina Madini

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