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'Fermiamo il Femminicidio'

print10 aprile 2015 19:46
'FERMIAMO IL FEMMINICIDIO'

'FERMIAMO IL FEMMINICIDIO'

(AGR) Il 27 marzo 2015, alle ore 11.00 a Frosinone, presso la Sala Consiliare del Palazzo della Provincia di Frosinone, è stato presentato dal Comitato Regionale ASI Lazio il progetto: “FANT..ASI..A - Fermiano il Femminicidio”. Il convegno è stato presieduto da Fabio Bracaglia Presidente Regionale ASI Lazio e da Gino Tanzi Presidente del Centro Sportivo Astro. Il convegno, oltre ad essere la presentazione all’opinione pubblica del progetto nella sua specificità è stata la circostanza per parlare del drammatico problema del femminicidio e della violenza sulle donne.

Il progetto, vedrà la sua prima proiezione in Frosinone, presso la sede dell’Accademia DIVA e fornirà un contributo tecnico-scientifico e legale per osteggiare il drammatico problema del femminicidio e della violenza sulle donne, avviando corsi di preparazione alla difesa avverso eventuali aggressioni ed attacchi violenti da parte di malintenzionati.

Il progetto ha come punto di forza, la prevenzione con metodologie operative informate ai recenti concetti di sicurezza individuale e sarà altresì volto alla attuazione di una rete nazionale di presidi anti-violenza aventi lo scopo primario di interagire e di avviare tante microstrutture sul territorio nazionale, dove verranno addestrati secondo metodi di autoprotezione individuale con l’ausilio tecnico e professionale fornito da esperti caratterizzati tutti da tratti professionali di una marcata caratura (psicologi, avvocati ed insegnati di arti marziali e tecniche di difesa personale); ed è ovvio tutto ciò in quanto il fine ultimo è quello di sorreggere al meglio le persone che in qualche modo sono state investiti dal fenomeno.

Successivamente all'evento di presentazione, l’associazione SEFOS capofila del progetto, istituirà in provincia di Frosinone un primo corso di Autoprotezione Individuale Sicurezza Donna, dove sarà possibile testare la bontà delle strategie messe in campo contro il fenomeno della violenza contro il genere femminile. Ora, ritornando allo svolgimento del convegno, dopo i saluti di rito portati dall’Assessore Provinciale Avv. Andrea Velardocchia, dalla Dott. Simona Grossi collaboratrice del Centro Diurno Pschiatrico di Frosinone e da Stefania Savelloni Presidente dell’Associazione il Mosaico, sono intervenuti la Dott.ssa Barabara Cinquegrana e il Dott. Luciano Mignacca, entrambi psicologi, che oltre ad una attenta disamina scientifica del problema hanno dato la loro piana adesione al progetto; poi è stata la volta del Docente Federale ASI Giorgio Izzi, Presidente dell’Associazione SEFOS, rappresentante qualificato del progetto, che in veste di studioso delle problematiche correlate alla violenza contro le donne e altre forme di intolleranza sui generi, ha presentato sinteticamente il metodo denominato A.I.SI.DO.

(Autoprotezione Individuale Sicurezza Donna), evidenziando, già dai programmi applicativi, l’esigenza di uscire definitivamente dalla visione angusta che la protezione della donna possa prescindere esclusivamente dalla difesa personale intesa come applicazione di rudimenti provenienti dalle arti marziali, ma sia un progetto organico dove alla difesa fisica vengano aggiunti la comprensione del linguaggio del corpo, la gestione delle criticità con metodologie aventi una chiara connotazione scientifica e lo studio dell’aspetto comportamentale di fronte al fenomeno. A seguire è stata la volta dei Responsabili del Settore Arti Marziali ASI Maestro Domenico Gesmundo e Maestro Domenico Veronesi.

Nel convegno hanno altresì preso la parola, dando il loro contributo di idee e la loro adesione, i maestri di arti marziali e difesa personale: Gino Campisano, Gianluca Nicolia, Giuseppe Masi, Daniele Masi, Fernando Boccardi, Giorgio Rossi, Gianmarco Carlini; Salvino Bilancini e Angelo Carlucci. Durante il convegno è stato presentato dalla Dott.ssa Paola Giacomini il libro di tecniche di autodifesa scritto dal Maestro Gino Campisano “Obi Work” e il libro sempre di tecniche di autodifesa scritto dal Maestro Gianluca Nicolia “Metodo Kanda”.

Ed infine a chiusura del seminario è stato presentato da Giancarlo Lorini l Dirigente Provinciale ASI il poeta locale Bruno Ceroli, il quale ha voluto attraverso la declamazione di alcune sue poesia ricordare l’importanza della rapporto tra l’uomo e la donna. La riunione si è chiusa con l’intervento del Responsabile Nazionale del Settore Arti marziali Arch. Carmine Caiazzo, che ha espresso la piena adesione dell’Ente Nazionale di Promozione sociale e sportiva rappresentato al progetto Fant..ASI..A..

Tutto questo assume una connotazione ulteriormente positiva se si considera che la SEFOS viene indicata da diversi esperti di settore un valido interlocutore nel settore delle problematiche legate alla sicurezza sociale, tanto da trovarsi al centro di molte proposte di collaborazione finalizzate a fornire strumenti per contenere il problema. Non a caso il Docente Federale M° Giorgio Izzi, di recente è impegnato a perfezionare una collaborazione tecnico-operativa con la WASI (WORLD ASSOCIATION SPORT INTERNATIONAL) dialogando con operatori che curano lo sviluppo tecnico del sistema Hashita, metodo di difesa personale basato su una nuova concezione del Close Combat. Il termine etimologicamente in ebraico significa Via, Mossa di contatto avendo come fine primario, analogamente al Templar Combat del Maestro IZZI, di difendere la “…vita che è vita...”.

La collaborazione avviata progressivamente sta dimostrando un suo significato in quanto consente la compenetrazione di due scuole di pensiero, dove la “realtà operativa”, unita alle condizioni “ambientali”, sono i dati scientifici su cui è iniziato un serio ed organico confronto tra le due strutture. A breve, anche sulla violenza alle donne, il sistema Hashita, forte della collaborazione sul piano tecnico-scientifico con la Sefos, darà seguito a dei corsi nell’ambito della regione Lombardia, individuando sul territorio interlocutori istituzionali che possano agevolare e promuovere la realizzazione di detta iniziativa.

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