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Consorzio di Stagni, i cittadini chiedono più trasparenza

print18 febbraio 2010 21:46
(AGR) "Al Consorzio di Stagni di Ostia si sta consumando l'ennesima pagina grigia della storia del nostro territorio, in quanto la presidenza sta decidendo lavori di urbanizzazione per milioni di euro senza che vi sia una trasparente e democratica partecipazione dei consorziati come, invece, prevedono gli articoli 8 e 9 dello statuto dell'ACRU" è quanto denuncia Angelo Paletta, vicepresidente del Consiglio del Municipio Roma XIII.
"Ancora una volta - incalza il consigliere Paletta -, susollecitazione dei consorziati, si rileva che la gestione del Consorzio di Autorecupero di Stagni (ACRU), manifesta una preoccupante mancanza di trasparenza e democraticità e di rispetto delle norme statutarie".
"Le assemblee - prosegue Paletta - sono, in genere, convocate contestualmente per i due organismi e le votazioni effettuate in maniera plebiscitariaper alzata di mano, senza distinzioni tra chi è iscritto al Comitato di Quartiere e i consorziati, che hanno versato decine di migliaia di euro per oneri concessori nel fondo del Consorzio, che ammonta a diversi milioni di euro".
"Le cifre esatte del bilancio dell'ACRU - ribadisce il consigliere Paletta - non sono note, in quanto sono anni che i bilanci non vengono approvati dall'assemblea dei soci. Il Comune di Roma che aspetta ad avviare un'indagine?”.

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