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Consegnato il riconoscimento Welcome dalle Nazioni Unite alle sedi Pfizer di Roma e Catania

Con il programma Welcome Working for Refugee Integration promosso da UNHCR, nel 2024 in Italia sono stati avviati 16 mila e 200 percorsi professionali per persone rifugiate, un risultato che porta a più di 50 mila il totale degli inserimenti ottenuti con il programma dalla sua nascita nel 2017.

printDi :: 24 giugno 2025 15:15
Consegna riconoscimento Welcome sedi Roma e Catania Pfizer

Consegna riconoscimento Welcome sedi Roma e Catania Pfizer

(AGR) In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Pfizer riceve per il terzo anno consecutivo il riconoscimento Welcome. Working for Refugee Integration, assegnato dall’UNHCR (Agenzia ONU per i Rifugiati) alle imprese che hanno favorito l’inserimento lavorativo e sociale dei rifugiati. Quest’anno sono due le sedi della multinazionale farmaceutica ad aver ricevuto la certificazione: lo stabilimento produttivo di Catania e la sede amministrativa di Roma.

Grazie al programma Welcome. Working for Refugee Integration promosso da UNHCR, nel 2024 in Italia sono stati avviati oltre 16 mila e 200 percorsi professionali per persone rifugiate, un risultato che porta a più di 50 mila il totale degli inserimenti ottenuti con il programma dalla sua nascita nel 2017. 

 
A ritirare il premio per lo stabilimento di Catania, Carmelo Carlo Fornito, Direttore Risorse Umane di Catania: “Siamo tutti estremamente orgogliosi che UNHCR abbia riconosciuto e valorizzato l’impegno dimostrato dai colleghi di Catania. Le iniziative locali hanno promosso, all’interno del sito e della comunità, i valori di inclusione, diversità, equità e rispetto delle persone che Pfizer sostiene quotidianamente a livello globale.”

Il progetto Welcome si conferma uno strumento chiave, in grado di proporre soluzioni concrete per l’inclusione lavorativa delle persone rifugiate. Nell’arco di sette edizioni, il progetto è cresciuto costantemente fino a diventare un modello vincente, basato su un approccio multistakeholder, nel quale le competenze dei diversi soggetti interessati si integrano e si sostengono. I contratti di lavoro rappresentano oltre il 98% sul totale degli inserimenti - fra questi, i contratti a tempo indeterminato rappresentano il 5,2% - mentre i rimanenti sono tirocini. La percentuale di donne inserite rimane stabile e intorno al 19%.

Tra i fattori che hanno determinato l’assunzione dei rifugiati, al primo posto, per il 62% delle aziende, c’è la scelta di un “maggiore impegno verso la comunità e verso i soggetti svantaggiati”, segue “la promozione del cambiamento culturale all’interno e all’esterno dell’azienda” (43%) e “l’adesione ai principi di responsabilità sociale d’impresa” (41% delle aziende premiate). 

“Quando assumi una persona rifugiata, non stai semplicemente scegliendo delle competenze, stai accogliendo storie, lingue, interi universi di esperienze e prospettive. La vera forza di un team nasce dall’arte di intrecciare queste diversità in qualcosa di straordinario” dichiara Antonio Bebba, Equity Europe Lead di Pfizer a capo del Consiglio Europeo della Diversità, Equità ed Inclusione e della Refugee leadership Initiative per l’intera regione Europea. “Siamo molto orgogliosi di contribuire all’integrazione economica dei rifugiati. L'inclusione è un cammino che guida scelte, relazioni e visioni, trasformando ogni ambiente in uno spazio dove la diversità è celebrata e il futuro appartiene davvero a tutti.”

Ilaria Losinno, Responsabile Selezione del Personale Italia ed Europa dell’Est, ritira il premio per la sede amministrativa di Pfizer a Roma e dichiara: “Sono felice di ritirare un riconoscimento che testimonia ancora una volta l’impegno di Pfizer nelle tematiche di inclusione sociale. Grazie al team di recruiting e a tutte le figure aziendali coinvolte, abbiamo gestito con passione e professionalità processi strutturati di selezione e integrazione delle persone rifugiate in azienda. Ogni giorno ci adoperiamo affinché i colleghi rifugiati sfruttino al meglio il loro percorso in Pfizer e acquisiscano una maggiore consapevolezza della realtà aziendale, del mercato del lavoro e del contributo che ognuno di loro può offrire come persone e come professionisti.”  

L’impegno prosegue anche a livello locale supportando gli sforzi della Comunità di Sant’Egidio, associazione che da decenni garantisce supporto e accoglienza ai rifugiati e ai più bisognosi. I dipendenti Pfizer hanno dedicato giornate di beneficenza alla raccolta di beni alimentari, articoli per l’igiene, utensili e vestiti, nonché alla ristrutturazione di aree di studio e formazione per persone rifugiate.

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