Roma Casilina, rapinati dei cellulari, con l'aiuto di alcuni passanti li inseguono e bloccano, due arresti
A Don Bosco un cittadino del Marocco di 24 anni dopo aver spintonato e fatto cadere a terra una 50enne, si è impossessato del cellulare della donna ed è fuggito a piedi. Le urla di aiuto della vittima hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che sono subito intervenuti bloccando lo straniero.


Carabinieri intervenuti alla Casilina
(AGR) I Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina sono intervenuti per due episodi di rapina analoghi ma avvenuti a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro e in due quartieri diversi, Don Bosco e Centocelle. In entrambi i casi sono stati arrestati dei soggetti grazie anche all’intervento dei passanti che sono riusciti a bloccarli e consegnarli ai Carabinieri.
Il primo episodio è avvenuto lo scorso pomeriggio in via dell’Aeroporto, a Don Bosco, dove un cittadino del Marocco di 24 anni, con precedenti che, dopo aver spintonato e fatto cadere a terra una 50enne romana, si è impossessato del cellulare della donna che aveva in mano ed è fuggito a piedi. Le urla di aiuto della vittima hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che sono subito intervenuti bloccando lo straniero. In breve tempo i Carabinieri sono intervenuti sul posto mettendolo in sicurezza. La vittima è stata soccorsa sul posto dal personale del 118 che ha medicato le varie escoriazioni riportate durante la rapina ma ha rifiutato il trasporto in Ospedale. Il cellulare è stato poi riconsegnato alla donna in caserma dove ha presentato formale denuncia.
Il Tribunale di Roma ha convalidato l'arresto di entrambi gli indagati. Il 24enne è stato condannato a 3 anni e 5 mesi di reclusione e portato nel carcere di Rebibbia mentre per il 27enne è stato disposto l’obbligo di presentazione in caserma, in attesa del processo.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza, con sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.