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Balneari, i nuovi varchi...sono una prova di forza

print01 aprile 2015 10:41
(AGR) L’azione di forza dell’Amministrazione Comunale poco prima dell’inizio della stagione balneare somiglia più ad un atto intimidatorio. Per abbattere il lungo muro serve il PUA.  I titolari degli stabilimenti  lo chiedono da tempo. Intanto, in caso di dsemolizioni  partiranno a breve le azioni legali. A questo proposito: Federbalneari Roma risponde alla presentazione dell’Ordine del Giorno di  questa mattina con il quale  PD  motiva lazione di apertura dei varchi poco prima dell’inizio della stagione balenare. A fronte di un’eventuale inerzia dei titolari degli stabilimenti balneari, il Comune è obbligatoad intervenire  in danno dei titolari  delle concessioni con specifiche ordinanze. Ciò è quanto emerge dalla conferenza stampa di Via delle Vergini. Il Presidente di Federbalneari Roma, Renato Papagni afferma: “Per procedere con  queste azioni bisogna rispettare le leggi, qualsiasi  operazione sulle concessioni del demanio marittimo senza PUA è illegale”. Continua il Presidente Papagni: “De Luca è all’ultima spiaggia, sta tentando disperatamente di mettere in piedi un’ operazione “illegale”, demonizzando gli imprenditori balneari. Legalità significa rispetto delle leggi, l’Amministrazione non ha ancora approvato il PUA, né quello Regionale, né quello Comunale, ed ora vuole procedere con la “demolizione” di parte di diversi impianti.

Tutti vorrebbero liberare il Mare di Roma dalla mancanza di azione della politica. Dicono che il problema del turismo sia l’offerta balneare, mentre l’Amministrazione non ha fatto niente per migliorare la qualità urbana e l’accoglienza della città. L’unica iniziativa promossa è statol’esperimento dei chioschi, “Lungo il mare di Roma”, goffa operazione che ha provocato solo danni.

Le istanze ideologiche, dunque, servono per coprire i danni causati dalla carenza di visone strategica  e turistica e la mancanza dei relativi strumenti.

Un esempio: la stampa denuncia il  disagio causato dai parcheggiatori abusivi ad Ostia per la prima domenica di Primavera. Questo accade perché il Lido di Roma aspetta da 20 anni un Piano Parcheggi da parte di Roma Capitale.

Gli avvocati di Federbalneari Roma sono già pronti per avanzare la richiesta dei danni. Gli Amministratori devono spiegare alla città perché è opportuno ricorrere alle ruspe e alle demolizioni di strutture per far posto ai varchi, e non  addivenire ad un  progetto turistico con una pianificazione dell’offerta. E’ stata avanzata richiesta da parte dei comitati di quartiere questa mattina,  nel corso della riunione con la Capitaneria di Porto,  di poter accedere alla battigia dagli ingressi degli  impianti balneari. A tal fine  è stata condivisa la mappatura degli impianti  presentata da Federbalneari Roma nel 2014, chiedendo all’Amministrazione Comunale di fornire adeguata comunicazione ufficiale.

Anche i concessionari balneari vorrebbe una città legale, e non azioni demagogiche senza soluzione di continuità, che hanno solo il fine di avviare processi mediatici e non cambiare l’ordine delle cose. Il Presidente Papagni chiude con una battuta all’Assessore al Demanio Marittimo di Rimini Roberto Biagini: “Voi avete gli alberghi sul lungomare, ed anche i parcheggi sotterranei. Noi abbiamo l’edilizia popolare ed parcheggiatori abusivi”.

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