Axa, comune inadempiente
(AGR) Nell'ultima riunione, tenutasi a metà ottobre, il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Axa ha deliberato di utilizzare i fondi del 2012 ancora in cassa per onorare il programma presentato all'inizio dell'anno, che prevedeva, appunto, la ristrutturazione completa di Via Saffo, il cui asfalto, le cui cunette e i cui marciapiedi sono rigonfi a causa delle radici di pino, e la realizzazione della nuova “rotonda” all'incrocio tra Via Eschilo, Via Aristofane e Via Ibico, in sostituzione dell'attuale semaforo, oggetto di continue lamentele da parte dei consorziati, costretti a lunghe attese anche in assenza di traffico.Inoltre, il Consorzio eseguirà numerosi piccoli lavori straordinari sulle strade, che sono stati segnalati direttamente dai residenti. A riguardo Maurizio Giandinoto, consigliere del consorzio riferisceh: ">Certo, se il "consorziato" Comune di Roma avesse ottemperato ai sui obblighi e avesse pagato i contributi 2011 e 2012 come tutti gli altri consorziati, si sarebbe potuto fare molto di più. Con circa 1.300.000 euro (quasi 2 miliardi e mezzo delle vecchie lire, tanto per capirci!) avremmo potuto asfaltare chilometri di strade e riparare marciapiedi.Lo scorso anno, però, la burocrazia capitolina di punto in bianco ha deciso di non dare più il 50% dei soldi che il Consorzio spendeva ogni anno per la manutenzione delle strade del quartiere, che – lo ripeto per i “finti sordi” – sono di nostra proprietà, ma soltanto il 35%.Non solo, ma poi non ha dato nemmeno quello. E nemmeno il 20% che aveva promesso come anticipo in attesa di trovare i soldi per darci il 35%. E neppure la quota del 2012. Casse vuote, la magra giustificazione.
Morale della favola (meglio sarebbe parlare di "incubo"): il rifacimento delle strade che sono di nostra proprietà, ma su cui ogni giorno passa mezzo XIII Municipio, deve pagarlo il Consorzio stesso.>