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Stop alla centrale bio-gas

print12 settembre 2012 15:33
(AGR) ??Chiediamo al sindaco di Cerveteri Pascucci di verificare tutte le possibilità per bloccare la costruzione della centrale a biogas in località Sasso-Pian della Carlotta, per motivi di salvaguardia della salute pubblica. La mancanza di un piano energetico regionale porta a errori come quello che si potrebbe commettere a Cerveteri. Lo stop alla centrale può rappresentare invece il momento di ripartenza per una discussione regionale su un serio piano energetico che punti all’abbandono del modello della combustione, e punti a una scelta programmata e partecipata dai cittadini sulle energie rinnovabili”. Lo dichiara Nando Bonessio, presidente dei Verdi Lazio.“Auspichiamo che il sindaco di Cerveteri valuti la possibilità di esercitare i poteri che gli sono conferiti dal Regio Decreto 1265 del 1934, in particolare quelli previsti dall’art. 216 e 217, per tutelare la salute pubblica, e fermare così la realizzazione dell’impianto a biogas. Questa è solo la prima delle motivazioni che segnaliamo al primo cittadino, ma ce ne sono molte altre che portano sulla strada della non realizzazione dell’impianto. La possibile conversione di terreni, oggi a vocazione agricola, in terreni per la produzione di biomassa per la centrale, con conseguente perdita di produzione agricola, biodiversità, e fertilità dei terreni stessi per decine di anni. I vincoli archeologici esistenti in zona, e la vocazione turistica che risulterebbe gravemente compromessa dalla presenza di una centrale. La presenza di numerose falde acquifere, i possibili cattivi odori emessi e le possibili conseguenze sugli allevamenti animali (come emerso in altri casi documentati)”.“E’ il momento di rivedere un modello di sviluppo basato sulla combustione e sul consumo del suolo. E’ il momento – conclude Bonessio -, di avviare politiche di conversione ecologica della nostra società, e di adottare vere tecnologie di produzione di energia da fonti rinnovabili senza alcun impatto ambientale”.

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