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Sicurezza idraulica, stop alla logica dell'emergenza

print04 settembre 2017 12:33
Sicurezza idraulica, stop alla logica dell'emergenza
(AGR) " Ancora non siamo in autunno e la prima pioggia, - afferma Marco Possanzini SI X Municipio - dopo mesi di siccità, ha messo in ginocchio molti quartieri del nostro Municipio. Nonostante annunci, promesse elettorali di grandi e piccole opere, siamo ancora all'anno zero della messa in sicurezza idraulica del territorio. Non serve essere preveggenti per preannunciare che il prossimo autunno, se non saranno presi provvedimenti seri e strutturati per la messa in sicurezza idraulica del territorio, rischiamo l'ennesima conta dei danni.

Bisogna uscire dunque dalla cultura dell’emergenza: va avviata una seria campagna di risanamento del territorio fatta di piccoli e grandi interventi di messa in sicurezza idraulica come la manutenzione periodica dei canali e delle caditoie ma soprattutto è assolutamente necessario un intervento di messa in sicurezza idraulica di tutti i territori intorno alla foce del Tevere e sull’ansa dell’Aniene basata sulla realizzazione di una rete di raccolta delle acque chiare, sulla realizzazione delle opere di drenaggio e su interventi di potenziamento della rete dei canali del Consorzio di bonifica Tevere Agro Romano.

E' inammissibile l'inerzia della Giunta Raggi su questi temi così come è inammissibile la programmazione assolutamente illogica delle opere di messa in sicurezza idraulica del territorio. Ci riferiamo all'opera consistente nell’ampliamento del collegamento idraulico, il così detto Occhialino, fra il canale Bagnolo e il canale Ponente che passa sotto l’asse stradale della via del Mare/Ostiense/Romagnoli. Questo collegamento è attualmente costituito da un tubo, un vero e proprio calibro dosatore di portata che, una volta ampliato, determinerà un aumento significativo di portata delle acque piovane verso valle, cioè Stagni, Longarina, Acilia Sud, senza che ci sia stato un adeguamento degli impianti di pompaggio e del reticolo di canali drenanti. E’ intuitivo quanto irresponsabile, il carico di acqua gravante sul bacino di monte non può assolutamente essere accelerato verso valle senza aver preventivamente rafforzato le opere di drenaggio posizionate a valle.

Alle preoccupazioni sollevate da cittadini e comitati, l'amministrazione ha risposto che poco a monte dell’opera, circa 90 metri, esiste un altro manufatto che crea un’ostruzione al deflusso delle acque verso valle impedendo l’aumento delle portate e che il manufatto verrà rimosso solo dopo la realizzazione dell’inversione dipendenza del Canale Ostiense e il potenziamento delle idrovore a Bagnolo. Se la logica non è un opinione, prima si doveva invertire la pendenza del Canale Ostiense per poi procedere con il rafforzamento delle idrovore a Bagnolo e soltanto dopo aver rafforzato le idrovore di Longarina e il reticolo di canali drenanti si sarebbe dovuto procedere all'ampliamento dell'Occhialino. L'illogica modalità adottata nel procedere nei lavori di ampliamento non solo è dannosa per il territorio ed estremamente pericolosa per i cittadini ma testimonia l'incapacità totale del M5S, un partito molto bravo con le parole ma molto meno bravo nel tradurle in fatti concreti. In campagna elettorale il M5S ne ha fatte di promesse, tanto qualsiasi cosa accada la colpa è sempre di chi c'era prima o al massimo di qualcun'altro. Siamo proprio in buone mani.

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