Roma, più cinghiali in strada

“A Roma, se negli ultimi anni c’è stata un’eccellenza, è stata proprio la gestione della rete dei parchi di RomaNatura - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - territori, oggi, protagonisti in positivo nello sviluppo sostenibile della capitale. Non sono certo gli ungulati a provocare un decremento qualitativo dell’agricoltura nei parchi, ma è la presenza stessa dei parchi a rendere di alto pregio la rete agricola che dentro si sviluppa, perché sono i parchi il volano di sostenibilità, multifunzionalità, filiera corta, strumenti che ne fanno apprezzare le produzioni con grande favore da parte dei consumatori, come mostrano i dati dei consumi di tutti quei punti di vendita diretta.
E in questo, il lavoro che ha messo in piedi RomaNatura e il suo presidente Maurizio Gubbiotti, è senza precedenti in quanto a rilancio positivo delle aree protette e dell’agricoltura nei parchi: è sbagliato attaccare o denigrare i piani di contenimento con i quali si sta procedendo e che invece sono i veri strumenti da adottare per prevenire i danni, chiedendo invece, come fa Coldiretti, esclusivamente maggiori risorse per gli agricoltori o addirittura la possibilità di cacciare in città.
È vero che c'è un problema cinghiali nella città di Roma perché è sporca, così come è vero che c’è un problema di soprannumero di cinghiali dovuto alle immissioni degli anni scorsi per l’attività venatoria, con lo sproporzionato abbattimento di specie più compatibili e politiche di ripopolamento di cinghiali sempre più imponenti e prolifici. Siamo fermamente contrari ad una visione che nei fatti vorrebbe distruggere i Parchi della città e della Regione, in controtendenza peraltro rispetto a quanto accade in tutto il mondo, dove i parchi sono il vero strumento per una maggior qualità della vita e del nuovo sviluppo sostenibile”.