Piano rifiuti, da chiarire tempi e modalità

14 dicembre 2011 15:54
(AGR) ( AGR )“Il piano rifiuti è una cosa maledettamente seria, per evitare di ritrovarci i rifiuti per strada e per superare il ridicolo 15% di differenziata del Lazio, servono obiettivi ambiziosi, ma soprattutto scelte concrete che definiscano modalità, tempi e soldi per raggiungerli. Di tutto ciò nel piano che il Consiglio regionale sta discutendo c'è poco o nulla -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. E' molto grave che nel testo si prevedano due differenti scenari, uno 'scenario di piano' che risponde alle norme di legge e poi a 'scopo descrittivo', come è testualmente scritto, un assurdo 'scenario di controllo', sulla base del quale valuta poi il fabbisogno impiantistico, riducendo la differenziata e raddoppiando i quantitativi residui per gli impianti di trattamento meccanico biologico e quindi per gli inceneritori. Chiediamo al Consiglio Regionale di stralciare dal testo questo pasticcio….. di definire nel dettaglio il piano di investimenti per la raccolta differenziata, per scongiurare la nascita di nuove discariche e inceneritori, che aggraverebbero i problemi.” E' surreale, nel testo del piano è, infatti, scritto che “….a scopo puramente descrittivo si valuta il fabbisogno impiantistico dedicato al trattamento dei rifiuti urbani nel caso in cui: - non si realizzino le politiche di riduzione e si abbia una crescita “inerziale” della produzione dei rifiuti; - non si raggiungano gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal Piano in linea con la normativa vigente, ma si abbia una crescita pari alla media dell’incremento annuo del triennio 2006 -2008; la capacità operativa degli impianti di termovalorizzazione non risulti pari a quella autorizzata.”Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti