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Parcheggio selvaggio a Castelfusano

print26 marzo 2013 16:17
Parcheggio selvaggio a Castelfusano
(AGR) E’ notizia dei scorsi giorni dell’ennesimo incendio scoppiato in un insediamento abusivo di baracche nell’area compresa tra via della Villa di Plinioe via di Castelporziano, a poca distanza della Cristoforo Colombo, a Ostia.Una testimonianza che, oltre ad un dramma sociale, gli incendi costituiscono, da sempre, un’autentica piaga che nel tempo ha mandato letteralmente in fumo centinaia di ettari di verde e che ogni anno, puntualmente, si ripresenta.Lo dichiara Andrea Gasparini, portavoce dei Verdi del municipio XIII.

“La presenza di auto, in divieto di sosta, a ridosso degli idranti a piazzale della Villa di Plinio rende di fatto l'idrante difficilmente utilizzabile per eventuali operazioni di spegnimento. E la mancanza di stalli portano ad una libertà nel parcheggio che spesso è d'intralcio al passaggio dei mezzi di soccorso o di vigilanza da e per viale Mediterraneo”, prosegue l’esponente politico.“Nonostante questo rimane sconcertante assistere al persistere di atteggiamenti lassisti e superficiali da parte di dovrebbe garantire il rispetto delle norme”.“Stesso discorso per l'area tra via Cristoforo Colombo e via del Circuito dove un altro idrante risulta di fatto inutilizzabile per la presenza di un gran numerodi auto parcheggiate, sempre in divieto di sosta, soprattutto nei giorni festivi. Il parcheggio selvaggio nel polmone verde risulta essere una pratica comune e non doverosamente perseguita”.“La pista ciclabile lungo viale della Villa di Plinio è poi impraticabile per la presenza di decine di auto che ne invadono la corsia, una presenza che troviamo addirittura all'entrata di viali, come per esempio via del Lido di Castelporziano, dove l'accesso dovrebbe essere interdetto. Da questo”, conclude Andrea Gasparini, “emerge un quadro preoccupante e non degno di un parse civile che, oltre a nongarantire la tempestività degli interventi, impedisce una corretta e serena fruizione dell'area verde, un autentico ed irripetibile tesoro del nostro territorio”.

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