Ostia, non ci sono più terreni per piantare alberi

Dopo aver esaminato il quadro normativo iniziato ben 26 anni fa (legge n°113/1992 e successiva legge n. 10 /2013), si è preso atto del fatto che gran parte dei comuni soggetti all’obbligo non sono riusciti a dare seguito alla norma, a causa dell’ambizione del legislatore di intervenire in maniera surrettizia rispetto all’obbligo morale ed etico che le Istituzioni dovrebbero avere già nel riconoscere l’importante ruolo che gli alberi rivestono nella qualità della vita dei cittadini, costringendoli a recuperare aree per piantarne nuovi alberi.
Per piantare un albero ogni nato c’è necessità di circa 60-70 mq a bambino (ipotesi di un bosco di lecci con chioma adulta 5 -6 mt di diametro e spazio vitale tra un pianta e l'altra posa a 9 mt uno dall'altro). Questo implica una coraggiosa inversione di tendenza in tema di consumo di suolo che comporta una nuova programmazione urbanistica in grado di individuare nuove aree verdi sottraendole ad altri utilizzi.
Il caso del Municipio X a riguardo è emblematico. Nel 2017 sono nati circa 1700 bambini che rapportati alle aree verdi in diretta assegnazione al municipio esaurirebbero in un anno tutta la disponibilità di terreno non alberato. Soluzioni vanno quindi ricercate, ad esempio, intervenendo su terreni all’interno della riserva statale del litorale quali ad esempio quelle della pineta di Castel Fusano andate a fuoco, tutte aree attualmente non nella disponibilità del municipio.
In conclusione la Commissione, considerato il decentramento della gestione del Verde municipale, ha concluso:non esiste ad oggi la possibilità di dare seguito all’obbligo utilizzando le aree verdi a gestione diretta del Municipio per insufficiente capienza nelle stesse; si dovranno concordare tuta una serie di azioni con Roma Capitale per:
(a) identificare aree nella disponibilità del Dipartimento Ambiente capitolino quali a titolo di esempio aree ricadenti nella Riserva statale del litorale Romano di cui il dipartimento riveste il ruolo di ENTE GESTORE (tipo pineta di Castel Fusano, Acque Rosse e altre a ridosso del canal dei pescatori)
(b) acquisire nuove aree preferibilmente ricadenti nella Riserva Statale del Litorale Romano non ancora nella disponibilità comunale (es. area alle spalle del complesso Cineland) ovvero altre da sottrarre al consumo di suolo (tipo area tra via dei Pescatori e via Bazzini).