Ostia, l'erosione avanza, a rischio gli stabilimenti

Il fenomeno erosivo in mancanza di interventi di ripascimento rischia però di far arrivare il mare fino alla massicciata del lungomare , com’è già successo negli anni scorsi. Sino ad oggi sul litorale romano sono stati spesi oltre 30 milioni di euro, a partire dal primo ripascimento del 1997 che ha interessato l’area di Ostia centro e che sino ad oggi ha dato buoni risultati. Sul tratto in questione si è tentato un rinascimento morbido (solo riversamento di sabbia) nel 2006 (anche in precedenza nel 2000, circa 800 mila mc), ma in due anni la situazione è tornata quella precedente ed il mare ha ingoiato tutta la sabbia riportata. “Ad un mese e mezzo dall’inizio della stagione balneare - denuncia in una nota su Facebook Franco Pietrini, titolare della Nuova Pineta, recentemente insignito del Premio Ascom - questa è la situazione di un lungo tratto dell’arenile romano. Tutto ciò non è precipitato negli ultimi giorni. Non è accaduto ieri. Ma frutto di incuria e “menefreghismo” protratto negli anni. Oggi Zingaretti chiede a gran voce che si faccia la TAV, ma lui per Ostia cosa ha fatto…?Cosa aspetta la Regione ad intervenire? In questa situazione è sempre più difficile fare balneazione ed offrire un servizio di qualità. Noi non andremo via da Ostia e non abbiamo intenzione di mollare o diminuire il nostro impegno, ma l’intervento della regione è non più procrastinabile”.

