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Nucelare, dismissione Borgo Sabotino

print06 febbraio 2012 20:44
(AGR) ( AGRA ) "Le notizie di stampa relative all'uso, che appare improprio, dei fondi per il ristoro del nucleare, da parte del comune di Latina con oltre 100 mila euro spese per rinfreschi, rappresentanza, fondazione teatro confermano la scarsa attenzione verso il nucleare". Lo dichiarano Antonietta Pagani e Oreste Polito, degli Ecologisti e Verdi di Latina.

"Al contrario troppo poco si sa sulle attività in corso nella centrale nucleare di Borgo Sabotino per le attività di smantellamento, messa in sicurezza e trattamento delle scorie nucleari e del relativo deposito. Riguardo al modo di utilizzo dei fondi di ristoro nella delibera CIPE , al punto 3. Modalità di erogazione delle somme, comma 2, è scritto: “Le suddette risorse finanziarie dovranno essere destinate alla realizzazione di interventi mirati all’adozione di misure di compensazione in campo ambientale”. E' evidente che l'aver speso tali fondi per bibite, ristorazione, rappresentanza non corrisponde alla delibera e questo evidenzia la scarsa affidabilità delle scelte locali in materia. Il decreto liberalizzazioni all'art. 25 tratta proprio dell'accelerazione delle attività di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari. "Gli ecologisti reti civiche verdi della provincia di Latina chiedono quindi al comune e alla provincia di Latina un atto di indirizzo che garantisca: a)l'informazione adeguata alla popolazione sulle attività in atto all'interno del perimetro della centrale nucleare e delle relative pertinenze; b) la condivisione, con la popolazione, del progetto relativo alle attività di messa in sicurezza, disattivazione e smantellamento del sito nucleare di Borgo Sabotino; c) la costituzione di un tavolo tecnico aperto ai cittadini, i comitati locali, le associazioni, le forze politiche e sociali per l'esame dei progetti eventuali di autorizzazione di cui all'art. 55 del D.Lgs. n. 230 del 17 marzo 1995".

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