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No....allo stadio della Roma

print23 aprile 2014 16:43
(AGR) Cristina Avenali, consigliere regionale dopo le indiscrezioni sul nuovo stadio della RFoma:"Se il progetto del nuovo stadio della Roma  - afferma - coincidesse anche in parte a quello descritto in anteprima oggi dal quotidiano la Repubblica, allora credo proprio che tutte le Istituzioni coinvolte dovrebbero responsabilmente opporvisi, per evitare alla città e ai romani ulteriori danni, e di continuare ad assistere ad un'espansione senza senso, a colpi di cemento e a servizio di interessi privati.

Al posto delle case previste inizialmente ci sarebbero migliaia di metri cubi fatte di negozi, uffici, alberghi, ristoranti, parco divertimenti, e allora se non è zuppa è pan bagnato dicevano gli antichi, in un'area vincolata dal punto di vista paesaggistico e idraulico e completamente al di fuori della programmazione del piano regolatore.

Anche dal punto di vista infrastrutturale altro che potenziamento della ferrovia e della metropolitana, gli interventi riguarderebbero ancora cemento e peggioramento della viabilità esistente già compromessa, aggravata pure dalla realizzazione di 232 mila metri quadri di parcheggi. L'intervento a favore del trasporto pubblico invece non sarebbe che la realizzazione di un ponte pedonale sopra la via Ostiense per collegare la cittadella alla Metropolitana.Allora non si tratta di dire no ad un nuovo stadio o di voler essere contrari a tutto, ma ancora una volta è in ballo l'idea di città e di futuro che vogliamo per la Capitale d'Italia. Io credo che Roma a partire dagli stessi tifosi romanisti, non debbano essere sacrificati agli interessi privati di qualcuno che continua a pensare che i soldi e lo sviluppo si possano fare solo consumando suolo, ma che invece oggi la strada migliore e obbligata sia quella della sostenibilità, dove sostenibilità ambientale e sociale siano unite all'innovazione, per costruire migliore qualità della vita, rilancio dell'economia e dell'occupazione. Oggi proprio nella celebrazione della giornata mondiale della terra dedicata alle "città verdi", tutto ciò va rilanciato e praticato, e se per l'energia ed edilizia vuol dire risparmio, efficienza e rinnovabili, per la mobilità e trasporti vuol dire più mezzo pubblico e trasporto su ferro e non su gomma".

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