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Greenpeace: Italia tra i paesi UE che coprono il commercio illegale di legno

print16 dicembre 2009 16:51
manifestazione

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BRUXELLES, mentre a Copenhagen sono in corso negoziazioni per limitare l’impatto globale della deforestazione sul climai Governi europei bloccano la possibilità di avere una legge severa ed> efficace (FLEGT) che impedisca l’ingresso del legno illegale sui mercati> europei. Ieri sera, infatti, i ministri dell’Agricoltura europei hanno votato contro una serie di importantissimi emendamenti proposti d Parlamento europeo ad aprile per rendere legalmente vincolante la legge sul> commercio del legno illegale in Europa.

“A Copenhagen si discutono le misure per tagliere le emissioni proteggendo> le ultime foreste del pianeta e con grande nonchalanche i Governi europei> cosa fanno? Si oppongono alle misure proposte dallo stesso Parlamento per> ridurre fenomeni barbari come il taglio illegale e la distruzione degli> ultimi polmoni del nostro pianeta – commenta stupita Chiara

Greenpeace: Italia tra i paesi UE che coprono il commercio illegale di legno

Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia – Questo cieco> sostegno dei Ministri, compreso l’italiano Luca Zaia, all’industria del> legno renderà impossibile per tutti i consumatori europei sapere se il legno> che acquistano non provenga da gravi fenomeni di illegalità come la deforestazione e l’ingiustizia sociale.”

Il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura, infatti, si è rifiutato di> stabilire un livello minimo di multe e sanzioni standardizzate a livello> europeo per coloro che non rispettano la legge. I Ministri non hanno neanche> risposto alla preoccupazione del Parlamento che chiedeva esplicitamente di> definire con urgenza cosa può considerarsi legale e cosa no nella vendita del legno in Europa, di implementare una vera catena di custodia per i> prodotti come il legno e la carta e fornire strumenti efficaci alle agenzie> preposte ai controlli.

Paesi come Inghilterra, Belgio, Olanda, Danimarca e Spagna hanno fortemente> espresso il loro dissenso sulla decisone del Consiglio e hanno richiesto> l’immediato bando del legno illegale dai mercati europei. La Francia e Lussemburgo nonostante avessero, nella discussione parlamentare, sostenuto> la necessità di un regime di sanzioni dissuasive hanno votato a favore dell’accordo del Consiglio.

“Il nostro Paese è, ancora oggi, uno dei porti più importanti per l’ingresso> del legno illegale in Europa. Eppure l’Italia, insieme a paesi come la> Finlandia e il Portogallo ha fortemente sostenuto l’indebolimento della> legge favorendo platealmente l’industria e andando contro la tutela e la> volontà dei consumatori. Questo dimostra la distanza tra le posizioni> formali sulla deforestazione - espresse di recente anche dal Ministro> Frattini – e la realtà, quando si tratta di votare leggi e regolamenti”> conclude Campione.

La seconda votazione della proposta di legge a parte del Parlamento Europeo> dovrebbe avere luogo nella prima metà del 2010 sotto la presidenza Europea> della Spagna.

Contatti:
Ufficio stampa Greenpeace, 06 68136061 int.211
Chiara Campione, responsabile campagna Foreste, 3470100310
Maria Carla Giugliano, ufficio stampa, 3496066159

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