Greenpeace chiede chiarezza sulla morte delle balene a Vieste

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Greenpeace è in stretto contatto con i tecnici intervenuti: “Riteniamo che in questo momento - spiega Giorgia Monti, della campagna Mare di Greenpeace- la cosa più opportuna sia lasciar lavorare gli operatori e i ricercatori affinché vengano raccolti tutti i dati necessari. Greenpeace seguirà attentamente gli studi e le analisi che verranno fatte, e si assicurerà che chiarezza venga fatta sulle cause di questo drammatico evento”.
“Purtroppo – spiega Monti- in questi casi risulta sempre molto difficile riuscire a salvare gli animali, per quanto le cause siano ancora tutte da chiarire, in caso di spiaggiamenti massivi gli animali arrivano spesso sulla costa a causa di gravi danni al loro sistema di orientamento”. Quindi, anche una volta riusciti a riportarli al largo, il rischio è che le balene disorientate e in difficoltà si lascino nuovamente trascinare verso riva, come è successo per gli ultimi due esemplari che sono stati ritrovati oggi.
Purtroppo eventi del genere non sorprendono se si pensa all’uso improprio che viene fatto dei nostri mari, dalla pesca eccessiva, all’inquinamento alle aree marine industriali con rigassificatori a mare e trivellazioni petrolifere. ”Chi piange di fronte a questi eventi senza aver fatto nulla prima per proteggere questi animali e l’ambiente marino in cui vivono, è complice della morte di queste balene. Noi continueremo a lavorare perché questa brutta storia non cada nel buio tra poco e una volta scoperte le cause si sviluppino meccanismi veri di protezione” conclude Monti.
Contatti:
Giorgia Monti, resp Campagna Mare +39.345547228
Vittoria Iacovella, addetta stampa +39.3483988615