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Forum P. A. 2006 - Le Agenzie per la protezione dell’Ambiente

print09 maggio 2006 16:36
(AGR) Il tema sottolinea l’evoluzione del settore privilegiando l’esposizione del III rapporto Benchmarking realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’organizzazione e sulla gestione delle ARPA/APPA (ONOG).

Il Direttore Generale dell’APAT, ing. Giorgio Cesari ha brevemente illustrato il senso del progetto Benchmarking nel modello di gestione delle Agenzie di protezione dell’Ambiente.

Che cosa rappresenta per il Sistema delle Agenzie per l’Ambiente il progetto Benchmarking?>

Il progetto benchmarking è soprattutto uno strumento volontario di confronto su diverse tematiche manageriali del Sistema delle Agenzie di Protezione dell’Ambiente, una sorta di alleanza cooperativa in grado di valorizzare lo spirito del network agenziale. Fin dalla nascita dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (APAT), si è sentito il bisogno di realizzare, parallelamente alla crescita della struttura nazionale, anche il simultaneo, coeso sviluppo di tutto il sistema delle Agenzie (ARPA/APPA). Espressione di questa volontà è stato sul piano pratico il dar nuova vita all’Osservatorio Nazionale sull’Organizzazione e sulla gestione delle ARPA/APPA, il primo input alla collaborazione tra operatori ed esperti all’interno del sistema.

Qual è in questa prospettiva la dinamica di funzionamento del Sistema Agenziale?>

La realtà delle Agenzie per la protezione dell’ambiente, al pari di ogni altra realtà istituzionale e sociale del Paese, ha compiuto, e tuttora compie, cambiamenti e innovazioni per implementare al meglio le proprie funzioni istituzionali ed è in accordo con queste dinamiche che occorre, anche in considerazione di un fattore molto importante, ossia la mutata ed evoluta coscienza ambientale dei cittadini, instaurare un sistema strategico insistendo su un carattere valoriale e comportamentale condiviso, che consenta di mettere in campo un vero e proprio processo di pianificazione strutturata per la tutela ambientale, per il controllo ecc.

Occorre un ruolo programma di programmazione e gestione che sappia essere noto, valido e riconosciuto sia da chi vi opera e certamente da tutti i soggetti,ovvero dai cittadini che dalle istituzioni si aspettano legittimamente che svolgano il loro lavoro di protezione dell’Ambiente. Il progetto Benchmarking ha in definitiva la funzione di rafforzare i benefici della competizione tra i soggetti partecipanti, di far utilizzare i vantaggi dell’innovazione tecnologica, trarre profitto da economie di scala, ma soprattutto il suo scopo è quello di tendere allo sviluppo di quelle relazioni sia tra funzioni, sia tra esperti, che altrimenti non troverebbe modo di realizzarsi, viste le non rare diversità organizzative, dinamiche manageriali di ordine anche finanziario, di per se stesse incomparabili.

Nell’ambito del sistema dei controlli per la prevenzione, la rete delle Agenzie per la protezione dell’ambiente ha visto una crescita esponenziale, argomento affrontato nel secondo dei convegni organizzati per il Forum P.A. Nel libro: "Le conferenze Nazionali delle Agenzie ambientali", presentato nell’occasione, quale tipo di informazione viene offerta sull’argomento?>

La diffusione delle informazioni ambientali rappresenta da un lato il compito primario del Sistema Agenziale e dall’altro il fiore all’occhiello delle Agenzie che in poco tempo sono riuscite a stabilire, con la Pubblica Amministrazione e con la popolazione in generale, un filo diretto basato sulla realizzazione e diffusione di pubblicazioni tematiche, sulla fruizione delle informazioni del sito Web, sul coinvolgimento interessato a conferenze e convegni dedicati ai temi ambientali più dibattuti.

Desidero ricordare la validità dell’Annuario dei dati ambientali, come strumento di riferimento sia per operatori, sia per un pubblico meno specialistico, giunto alla quinta edizione, ma anche le diverse Relazioni sulla Stato dell’Ambiente a cura delle ARPA/APPA; l’importanza delle Conferenze Nazionali delle Agenzie che, nelle passate dieci edizioni hanno voluto sempre più prediligere l’aspetto del confronto e del dibattito rispetto all’autoreferenzialità. Infine, ma non ultimo per importanza, sottolineo lo sforzo compiuto verso il mondo della scuola, perché l’educazione ambientale possa sempre più essere considerato un tema importante, immancabile nella formazione dei nostri giovani.

L. C.

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