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Elettrificazione del porto di Civitavecchia

print05 ottobre 2011 15:36
(AGR) Fumi dalle navi, Legambiente al fianco del movimento popolare “Nessun dorma” e dei comitati cittadini nelle prossime settimane, chiederà la verifica esatta delle prescrizioni che negli anni si sono susseguite per l'elettrificazione delle banchine e l'immediata applicazione delle stesse. E' questa, in sintesi, una delle conclusioni dell'incontro a bordo della Goletta Verde, tenutosi proprio nel Porto di Civitavecchia, nell'ambito della campagna regionale di informazione e analisi sul litorale e sul mare di Legambiente. “L'elettrificazione del porto va attuata subito, le prescrizioni previste da decenni per l'ampliamento del porto vanno rispettate alla lettera, verificheremo con cura assieme ai cittadini -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. La qualità dell'aria del nord della Provincia è critica, come confermano gli studi dell'ARPA Lazio, le emissioni vanno tenute sotto controllo e rese note ai cittadini, alle istituzioni e anche alle imprese per intervenire tempestivamente a tutela della salute di tutti.” Le criticità per la qualità dell'aria sono evidenti: per diverse aree non arriva al livello “buono” nel 50-60 addirittura 70% dei giorni dell'anno, a danno della salute dei cittadini. Eppure studi condotti sin dal 2006 affermano che con l'elettrificazione delle banchine si ridurrebbero gli ossidi di azoto da 450 tonnellate/anno a 18,81 per la sola banchina crociere. Una situazione che si aggiunge alle emissioni delle centrali termoelettriche. Per l'inquinamento da anidride carbonica (CO2) i primi dati del 2010 evidenziano che la centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord ha prodotto ben 6,7 milioni di tonnellate di CO2, superando di gran lunga i circa 5 milioni concessi con credito gratuito dal Governo. “Altro che impianto ecologico, il carbone si conferma il combustibile più inquinante per i gas serra -conclude il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati-. Ormai il modello delle grandi centrali impattanti è vecchio e superato, l'impatto sul pianeta è enorme rispetto a quello di piccole centrali a cogenerazione o meglio ancora di fonti rinnovabili, accompagnate da interventi di efficienza e risparmio.” Hanno partecipato alla conferenza rappresentanti del movimento popolare Nessun dorma e dell'associazione 25 aprile. La Goletta “Catholica” rimarrà a Civitavecchia fino al 6 ottobre, quando il viaggio riprenderà per toccare Anzio (7-12), San Felice Circeo (13-15) e Gaeta (16-19), prima della tappa conclusiva di Ventotene, in programma il 21 ottobre. La campagna “Goletta Verde nel Lazio” è realizzata con il contributo della Regione Lazio - Assessorato all'Ambiente e Sviluppo Sostenibile.

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