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Differenziata, i verdi chiamano in causa la Polverini

print05 luglio 2012 18:44
(AGR) "A parole, tutti vogliono la differenziata, ma poi nessuno compiegesti concreti. E' questo che si evince dal fatto incredibile che nessuno dei rappresentanti istituzionali del Comune, della Provincia e della Regione abbia risposto alla richiesta del Ministero dell'Ambiente, vecchia di due mesi, di firmare il cosiddetto Piano per Roma per lo sviluppo della raccolta differenziata, come ha affermato il Ministro Clini nella giornata di ieri durante l’audizione alla Commissione Parlamentare sulle Ecomafie.". Lo dichiara Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio. "Ci viene da pensare che tutti abbiano una concreta ‘paura’ di cambiare il modello di gestione dei rifiuti, e quindi passare da una gestione che prevede discariche e inceneritori, a una virtuosa e sostenibile che passi per la filiera del riduzione, riuso, raccolta differenziata e riciclo. Evidentemente, gli interessi delle lobby economiche, per qualsiasi Giunta, sono più forti e importanti dei diritti e della salute dei cittadini di Roma e del Lazio"."Lo dimostra il fatto che il Comune di Roma ha richiesto alla Regione e al MinAmbiente la deroga agli obblighi di Legge, spostando al 2018 il termine per il raggiungimento del 65% di differenziata. Intanto nella Capitale si continua a conferire in discarica almeno il 30% dei rifiuti tal-quale indifferenziati, senza che questi subiscano alcun tipo di trattamento, parliamo di oltre 400mila tonnellate con un effetto da vera ‘bomba ecologica’. Altre quote vengono poi conferite in discarica dopo la tritovagliatura (circa il 16% dell'indifferenziato, procedura tra l’altro non accettata dall’Unione Europea), mentre la restante parte viene avviata presso gli impianti per essere trattata ed estrarre solamente combustibile da rifiuti (CDR). Quindi, anche di ciò che viene trattato circa 500mila tonnellate finiscono comunque in discarica, e altre 250mila tonnellate sono trasformate in ‘ecoballe’ (CDR) destinate agli inceneritori"."A fronte di queste considerazioni, a firma del Consigliere Angelo Bonelli, abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale Renata Polverini per conoscere quali siano le motivazioni per cui ad oggi la Regione Lazio non ha ancora sottoscritto la proposta ‘Piano Roma’ del Ministro Clini.""Appare chiaro - conclude Bonessio -, che attualmente non c'è alcuna volontà di modificare l'attuale gestione, e passare a all’unica soluzione sostenibile per il futuro sia a livello economico-industriale che ambientale: Riduzione-Riuso-Riciclo-Raccolta differenziata-Realizzazione impianti recupero materiale e impianti compostaggio".

 

 

 

 

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