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Corcolle...per il dopo Malagrotta

print23 maggio 2012 18:28
Corcolle...per il dopo Malagrotta
(AGR) ( AGR )>“La decisione del governo di realizzare una discarica a Corcolle è uno stupro alla cultura e alla storia del nostro paese”. Lo dichiara Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi.“A nulla sono valsi gli appelli di migliaia di intellettuali di tutto il mondo – proseguono Bonelli e Nando Bonessio, presidente dei Verdi Lazio -, per impedire un vero sfregio di una discarica che sarà la più grande d’Europa a pochi metri da uno dei più grandi e importanti siti archeologici del mondo: Villa Adriana. Questa decisione va in contrasto con le normative europee, che non sono derogabili. Non staremo con le mani nelle mani visto l’annuncio che è stato dato presenteremo denuncia alla Procura della Repubblica per la decisione del prefetto”.

“E’ semplicemente indecente che in questo paese l’emergenza rifiuti si risolva realizzando discariche, a Napolinel Parco nazionale del Vesuvio, com’è successo a Terzigno, e qui a Roma in prossimità di Villa Adriana, è una vergogna inaudita. Questa decisione inoltre – concludono Bonelli e Bonessio -, condanna Villa Adriana a uscire da patrimonio Unesco, che si è già pronunciato in merito, contro la realizzazione della discarica”.Dopo la scelta del Prefetto Pecoraro che ha indicato Corcolle quale sito per la nuova discarica, i Verdi, l’associazione ambientalista Vas e il Forum ambientalista hanno presentato un ricorso al TAR del Lazio, curato dall’Avv. Valentina Stefutti contro il Piano rifiuti “fuffa” della Giunta Polverini che è stato varato senza preventivamente acquisire il parere obbligatorio del Comitato tecnico-scientifico per l’ambiente, come comunicato alla Commissione europea con nota 6 agosto 2010.

“Nel Piano è previsto che gli impianti di tritovagliatura siano utilizzati per ridurre soltanto il volume dei rifiuti al posto del trattamento meccanico biologico in violazione delle diposizioni comunitarie e non si identifica il sito per il dopo Malagrotta. - affermano il presidente nazionale dei Verdi e capogruppo alla Regione Lazio, Angelo Bonelli e il Presidente regionale dei Verdi, Nando Bonessio - Ciò significa non affrontare le questioni vere della gestione dei rifiuti nel Lazio e tentare di fare il gioco delle tre carte, con ciò che ci impone la normativa comunitaria. Nel Piano rifiuti, infatti, che abbiamo definito più volte 'fuffa' si affrontano argomenti generali sulle tecniche di gestione dei rifiuti con argomenti quasi di carattere enciclopedico e guarda caso, si è levata tutta la parte di Roma, che pesa per il 70%. Così si sono rispettati gli adempimenti di legge, come la VAS, tenendo fuori Roma e Malagrotta e dopo, solo dopo, si è strumentalmente dichiarato lo stato d'emergenza, identificando dei siti assolutamente non idonei: Riano, che è a rischio idrogeologico e Corcolle, che si trova nel mezzo di siti archeologici tra i quali Villa Adriana, bene dell'Umanità-Unesco. Auspichiamo che altre associazioni prendano iniziative analoghe alla nostra e per questo motivo il testo del nostro ricorso è a disposizione".

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