Castelfusano ancora fiamme: Sos contro il degrado
Nuovo rogo, si e' propagato vicino alla tenuta Presidenziale.L'allarme e' scattato verso le 11 del 2 luglio e sono intervenuti 2 autobotti e squadre di volontari e forestali.
Le fiamme divampate per un centinaio di metri a grande distanza dal luogo colpito ieri e lontano da strade e zone abitate.
Le forze dell’ordine e le istituzioni locali saranno mobilitate nella prevenzione e nel contrasto degli incendi che, come ogni estate, minacciano il polmone verde. Sarà un’opera a tutto campo, svolta con l’ausilio di ogni genere di mezzo, dall’elicottero al cavallo, dalla mountain bike al fuoristrada.
Molti arrivando ad Ostia dalla Cristoforo Colombo di fronte ad uno scenario ancora desolante che vede la ricrescita di una vegetazione spontanea che fa da cornice a qualche pino secco e bruciato, si domandano, a distanza di 5 anni, ricordano il terribile incendio del 4 luglio 2000. Cosa è stato fatto? Come sono stati utilizzati i fondi stanziati dai vari enti: Comune, Provincia, Regione e dallo Stato e da molti cittadini tramite i contributi versati su un conto corrente aperto appositamente.
Nulla sembra cambiato nella minaccia e nel degrado rappresentato da prostitute e favelas di extracomunitari.
Non meno preoccupante la situazione delle baraccopoli allestite nella macchia e abitate da intere famiglie dell’est europeo.
4-7-2000 - In fiamme la pineta di Ostia>
Terrore per l’incendio sulla costa romana>
Un' enorme colonna di fumo si è levata, un incendio terrificante, che per alcune ore sul litorale romano ha creato il terrore fra gli abitanti della zona.
Un incendio che ha distrutto circa 360 ettari della meravigliosa pineta di Castefusano ad Ostia, il fumo e la cenere sono arrivati su gran parte del cielo di Roma.
Una quindicina di persone, soprattutto anziani e bambini, sono rimasti intossicati a causa della densa coltre di fumo. Una persona, rimasta lievemente ustionata, è stata soccorso da un'ambulanza del 118 e ricoverata all'ospedale S. Eugenio, mentre le altre sono state trasportate per accertamenti al Grassi di Ostia o nell'ospedale dell'Eur.
Le fiamme, sviluppatesi intorno all’una all’interno della pineta di Castelfusano, si sono via via estese fino a raggiungere l’abitato costringendo centinaia di persone che si trovavano in quel momento nei quartieri di Casalpalocco, Ostia, Infernetto e Acilia a lasciare le proprie case.
Alla Longarina, una frazione alle porte di Ostia, alcune abitazioni sono state distrutte dalle fiamme, mentre altre case sono ancora isolate. Le fiamme hanno infatti costretto polizia e vigili del fuoco, intervenuti in forze insieme al Corpo forestale dello Stato, a chiudere per alcune ore tutte le vie di comunicazione che collegano il litorale di Ostia alla capitale provocando imponenti problemi al traffico.
Tre Canadair della Protezione civile hanno sorvolato ininterrottamenbte la pineta di Ostia per scaricarvi l'acqua raccolta in mare.
Complice è stato il vento che spira dal mare, la gigantesca nuvola nera provocata dalle fiamme si è spostata fuori Ostia, in direzione di Roma ed ha sovrastato i quartieri di Ostia Antica, Acilia e Vitinia dove il sole è stato completamente oscurato.
Interrotto il traffico sia sulla Pontina che sulla Cristoforo Colombo. La prima è stata chiusa tra il km 22 (Tor dè Cenci) e 26 (Pomezia): qui il traffico è stato deviato verso la via Appia. La Colombo risulta interrotta da e per Roma all'altezza di via di Malafede. Il Camping Country Club, in via del Canale dei Pescatori, a Ostia, nell'area della pineta di Castelfusano, è stato fatto sgomberare.