Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Beni Immeriali, una legge per salvare idiomi, musiche e tradizioni locali

print19 febbraio 2009 23:22
(AGR) “Una lingua, un idioma, una serie di musiche, di canti popolari, di poesie, di letteratura locale. Tutto ciò che è vera cultura è un bene immateriale. La mia proposta parte proprio da qui: rivalutare, difendere il senso dell’immaterialità.” Lo ha detto l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, presentando, nel corso di un convegno al Teatro Strehler, la nuova legge regionale sulla cultura immateriale, secondo quanto riportato da Lombardia Notizie n° 7, il bollettino mensile della Giunta Regionale.

“Mentre ci si preoccupa e ci si mobilita se una specie animale o vegetale è a rischio – ha spiegato Zanello – si assiste invece indifferenti alla sparizione di lingue, tradizioni, canti popolari e tecniche di lavorazione.” Il provvedimento ha il compito di tutelare e valorizzare la cultura immateriale. “Ci siamo accorti – afferma Zanello – che nel 2003 l’Unesco aveva approvato un documento a favore della tutela dei beni immateriali ed in Italia è stato recepito nel 2007 esclusivamente in ambito parlamentare, senza aver poi trovato riscontro in nessuna iniziativa concreta. Ci sembrava giusto colmare questa lacuna almeno a livello regionale, lavorando sui beni culturali immateriali.”>

L’assessore ha sottolineato anche quali saranno gli eventi e le iniziative contro il rischio di estinzione della nostra lingua: in collaborazione con il prof. Franco Brevini sono stati invitati alcuni dei massimi esperti nazionali che illustreranno gli aspetti chiave di settori quali antropologia, etnomusicologia, dialettologia, cultura agricola e industriale, cioè a tutto un immenso e prezioso patrimonio che attende di essere valorizzato come merita. Nel corso dell’incontro si è discusso anche dei problemi e delle strategie da seguire per tutelare le culture locali e l’eredità di saperi, conoscenze, creatività che esse possono tramandare all’uomo del nostro tempo.

“La nostra lingua è il bene culturale immateriale più a rischio di estinzione – ha concluso Zanello – e in Lombardia ci sono numerose tradizioni da salvare, soprattutto in merito ai vari dialetti di grande valore storico”.

Alfredo Zavanone

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE