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Balneari, risaniamo le coste

print15 novembre 2013 12:15
(AGR) Nel corso della Conferenza Stampa organizzata in Senato dagli esponenti del Pdl viene fatta chiarezza sulla “vendita delle spiagge”: l’oggetto della vendita non sono gli arenili, ma quelle aree che non rivestono più i caratteri della demanialità. Poi la proposta di Federbalneari Italia: destinare il 20 % degli introiti a favore dei Comuni per la qualificazione ambientale del sistema delle coste. Erano presentiin Conferenza stampa a Palazzo Madama diversirappresentanti del Pdl: Brunetta, Gasparri, D’Ali, Pizzolante, Abbrignani,Prisco, Paolo Romani.Nel corso della Conferenza è stato riconfermato,con molta determinazione, l’emendamento che rappresenta una questione prioritaria ed economica che muove 5-6 miliardi di euro e che mette in moto un volano di almeno altri 10miliardi nel sistema turistico.L’On. Pizzolante ripercorre l’iter della manovra economica, risultato di un lavoro di diversi mesi, nato da una proposta del Governo, evidenziando, dunque, il comportamento schizofrenico del PD che prima ha condiviso il progetto illustratoci dal Sottosegretario Baretta e poi lo ha cannibalizzato la proposta ritirando i due emendamentiieri mattina, presentati dal Pd e che potevano essere il filodelle larghe intese. La questione della sdemanializzazione sarà un braccio di ferro tra i partiti di maggioranza, partitache Federbalneari Italia intente affrontare con una nuova proposta:prevedere una quota del 20% degliintroiti a favore dei Comuni per la riqualificazione ambientale dell’intero sistema turistico,non solo quello impegnato dagli stabilimenti.

Resta la questione dei canoni, e soprattutto l’emergenziale caso dei pertinenziali,che verranno trattatiin modo parallelo con altri emendamenti prossimamente in discussione in Commissione Bilancio.Lo stesso Senatore Gasparri, primo firmatario dell’emendamento, chiarisce che “Non sono le spiagge ad essere messe in vendita, ma ma quelle aree che non rivestono più i caratteri della demanialità”. Anche Renato Brunetta interviene:” si tratta di una di quelle misure virtuose e positive che creano gettito per lo Stato e che vanno a finanziaregli investimenti nel settore turistico. Questa operazione, che gli economisti chiamano “Win, Win, Win”, vincono tutti, anche gli Istituti di Credito che andrebbero a generare un moltiplicatore economico con il meccanismo dei mutui”.

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