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Agriturismo ‘La Loggia’ sui monti marchigiani

print17 maggio 2009 17:04
Agriturismo ‘La Loggia’ sui monti marchigiani
(AGR) Al confine con il Parco dei Sibillini, sotto il Comune di Camerino (Mc) che vanta una delle 4 importanti università delle Marche, si trova l’agriturismo “La Loggia”, caratterizzato dalla bellissima casa colonica ristrutturata mantenendo l’originale in pietra grezza, 9 accoglienti camere e 70 posti a sedere nel ristorante ricavato dagli spazi in antichi illuminati dalla luce riprodotta sotto forma di torce.

La struttura gode di un bellissimo panorama sulle silenziose colline circostanti, al cui interno è possibile degustare i deliziosi manicaretti preparati secondo l’antica cucina locale: alle pietanze a base di carne, tipiche delle zone di montagna, si alternano quelle di pesce (crostacei, pesce azzurro, frutti di mare) grazie alla vicina Riviera del Conero.

Le famose olive all’ascolana farcite sono accompagnate al brodetto di pesce, del quale esistono due versioni: quello anconetano, a base di 13 qualità ittiche diverse, e quello di Porto Recanati, in cui il pesce viene cotto in uno speciale sugo a base di zafferano.

Al brodetto si possono abbinare le gustose frittelle di pesce persico, passate nella pastella di farina e uova e poi fritte in olio di oliva.

Gli antipasti sono a base di tartufi bianchi e neri e funghi di montagna, mentre i primi per eccellenza sono gli spaghetti mari e monti, a base di calamari e funghi, e la rana pescatrice con la porchetta e fagioli.

Ottime le lasagne all’ascolana, i cappelletti in brodo di cappone, le tagliatelle con i calamari e le molecche (code di scampi dal guscio tenero), la minestra di ceci e maiale e le tagliatelle al tartufo bianco.

I secondi tipici della zona di montagna in cui ci troviamo sono: la polenta costarella e salsicce, la minestra di ceci e maiale, le uova fritte nel burro e cosparse di filetti di tartufo e l’insalata di funghi e tartufi.

Fra i dolci maggiormente apprezzati la casa prepara le castagnole fritte con lo zucchero a velo, le beccute, pagnotte di pane dolce all’uva passa e i pinoli, le ciambelle al mosto, con semi d’anice e mosto d’uva. A Carnevale è possibile degustare la cicerchiata, simile agli struffoli napoletani.

Fra i vini DOC è possibile degustare il Bianco dei Colli Maceratesi, dal sapore asciutto e armonico, il Rosso Conero, il Rosso Piceno e la Lacrima di Morro d’Alba, dal profumo intenso e fruttato.

Alfredo Zavanone

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