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AGR: Stoccafisso senza Frontiere

print05 aprile 2009 20:33
stocco norvegese

stocco norvegese

(AGR) E’ ormai una tradizione consolidata la manifestazione dedicata al “Giro d’Italia” dello stoccafisso, a conclusione della manifestazione di “Tipicità” che da ben 17 anni si tiene nella città di Fermo (diventata da poco tempo una nuova provincia marchigiana, incuneata fra Ascoli Piceno e Macerata) per valorizzare tutti i prodotti della Regione Marche, la sola che abbia il nome al plurale.

“Tipicità” è diventata un’importante vetrina internazionale di tutta l’economia regionale e quest’anno le province ospiti d’onore sono state: Asti per l’Italia (con tutti i suoi vini e le eccellenze gastronomiche), la Croazia (con tutta la gamma agroalimentare della Dalmazia, la pesca, i pregiati liquori e soprattutto le attrattive turistiche), la Norvegia con la partecipazione delle isole Lofoten, nelle quali la principale attività è quella della pesca, come unica risorsa per gli abitanti del luogo.

Per la serata conclusiva di “Tipicità” nove chef italiani, il fior fiore della cucina del Bel Paese,si sono cimentati nel proporre piatti di stoccafisso cucinato secondo le tradizioni regionali italiane ed oltre 200 ospiti hanno fatto loro onore, dato che questo pesce, così come il baccalà, è sempre presente sulle tavole del posto. La prima portata è stata lo “stoccafisso dorato con pistacchi e semi di girasole”servito su vellutata di pomodoro ad opera dello chef Quinto Fabiano dell’Hotel “Timone” di Porto San Giorgio. Si è poi passati alla creazione firmata Giuseppe Ricchebuono della “Fornace Barbablù” di Vado Ligure (Savona) che ha deliziato i palati con “Stoccafisso al vapore con radicchio e pesto alle noci”, una specialità ligure assai apprezzata da tutti. Questi i primi due piatti come apertura e come primo piatto “Dal fiume al mare: il riso veronese incontra lo “stocco” norvegese” ad opera del popolare chef genovese Gabriele Ferron del ristorante “Pila Vecia” di Isola della Scala, che ha poi omaggiato le autorità norvegesi di Vagan e quelle di Fermo del riso “Vialone Nano” che lui stesso produce.

Il “Giro d’Italia” ha visto il susseguirsi di vari piatti regionali. Per il Piemonte lo chef Balin dell’omonimo ristorante di Livorno Ferraris (Vercelli) ha proposto lo “stoccafisso all’acquese” (di Acqui Terme): Balin è il nome d’arte di Angelo Silvestro, un cuoco giramondo esperto di valorizzazione del riso italiano.

Marco Boscarato del ristorante “Trattoria dell’Amelia” di Mestre ha proposto il “Baccalà mantecato”, una specialità veneziana, mentre la “Confraternita del Baccalà” di Vicenza nella persona di Luca Dallago del ristorante “Il Torchio” di Chiampo (Vicenza) e Fabrizio Biccego del ristorante “Gabri e Giorgio” di Nigarole (Vicenza) hanno proposto diverse versioni del “Baccalà alla Vicentina”.

Una sola donna era presente a questa eccezionale serata: Alessandra Borio della Scuola di Cucina della Provincia di Asti che ha proposto un “Tortino di stoccafisso piccante con polenta di mais mantecata al prezzemolo”, una specialità astigiana, mentre dalla valle del Cesano Luniana Morsucci il ristorante – hotel “Il Giardino” di San Lorenzo in Campo (Pesaro – Urbino) ha proposto “spiedini di stoccafisso con patate e cipolle di Suasa”. A conclusione lo chef Fabio Fiatti de “L’osteria di Pinocchio” di Ancona ha presentato lo stoccafisso all’anconetana.

I vini serviti erano tutti marchigiani: Terre Cortesi Moncaro, Durello Lessini e Vespaiolo 2007 proposto da Beato Bartolomeo di Breganze. Le isole Lofoten erano rappresentate da Trod H. Karlsen del Dipartimento de Loemu di Vagan, che si è complimentato con gli organizzatori per aver accolto anche in questa quinta edizione il pesce dei mari norvegesi. Angelo Serri direttore di “Tipicità Marche”, nel ringraziare gli enti e le confraternite presenti, ha ricordato che durante l’estate 2009 si trasferirà in Norvegia per la settimana dedicata allo stoccafisso e al baccalà che la Comunità di Vagan promuove per valorizzare i prodotti ittici del mare Artico.

Alfredo Zavanone

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