Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

ACEA, stop ai prelievi dal lago di Bracciano

print28 luglio 2017 10:33
ACEA, stop ai prelievi dal lago di Bracciano
(AGR) Ieri pomeriggio il Tribunale Superiore delle Acque di Roma, ha respinto la richiesta di ACEA per poter continuare nelle captazioni idriche sul Lago di Bracciano, contro il blocco delle captazioni che la Regione Lazio aveva intimato ad ACEA entro le 24 del 28 luglio. A tale provvedimento regionale, si era opposto il gestore idrico e la sospensione del provvedimento regionale gli avrebbe consentito di continuare con l'emungimento fino al prossimo dicembre, quando è fissata udienza, come ha fatto negli ultimi 8 mesi, causando fin'ora l'abbassamento di oltre 1,5 metri del livello del Lago.

"Giusto il blocco decretato dalla Regione ad ACEA e giusta la decisione del tribunale delle acque che ne conferma la bontà, noi ci costituiamo al fianco di Regione e Comuni perché sia salvato il Lago di Bracciano - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - e chiediamo al Comune di Roma di uscire allo scoperto indicando ad ACEA di lasciar stare il lago per concentrarsi sul risanamento delle tubature che a Roma perdono metà della risorsa nel sottosuolo. I numeri della dispersione idrica sono gli stessi che denunciamo da vent'anni e il gestore ha fatto evidentemente poco e male per non disperdere risorsa idrica".

Intanto è arrivato anche l'avviso di garanzia per inquinamento ambientale al presidente di Acea Ato2, Paolo Saccani dalla procura di Civitavecchia proprio in riguardo alle criticità emerse nel Lago di Bracciano. "In un momento di siccità come questo - conclude Scacchi - è folle svuotare le riserve senza prima mettere in campo alcuna riqualificazione strutturale degli acquedotti. L'acqua è di tutti e il bene più prezioso per la collettività, chi ne gestisce servizio e diffusione, ha per primo il dovere di non sprecarla e di evitare la devastazione di interi ecosistemi che ne sono custodi”

“La sentenza del Tribunale delle Acque pubbliche, - afferma Cristina Avenali, consigliere regionale - che respinge il ricorso di Acea contro la Regione e impone al gestore idrico di individuare altre misure compensative, conferma la necessità e anche la correttezza del blocco della Regione della captazione dal lago di Bracciano per evitare il disastro ambientale, e per tentare di avviare un’azione di salvaguardia relativa agli aspetti ambientali-naturalistici del bacino, prima che siano del tutto compromessi. Acea ha il dovere di garantire la fornitura di acqua ai cittadini romani e al tempo stesso deve assicurare i lavori alla rete necessari a bloccare le dispersioni idriche lungo il percorso. Il comune di Roma ha l'obbligo di dire queste cose alla Acea, di cui è il maggior azionista, a garanzia dei diritti dei cittadini romani e anche della tutela della risorsa acqua che è un bene di tutti. Continuo a ribadire che non si tratta di una battaglia tra diversi interessi e parti in campo, ma l'interesse comune è quello di tutelare la risorsa acqua, che non è inesauribile e che grazie a questi periodi di siccità imprevedibili, va tutelata e risparmiata, avviando un progetto condiviso come il Contratto di Lago”.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE