Roma, "Arte fuori dal museo" opere e reperti archeologici in esposizione negli hotel della città
Arte e Turismo: opere d’arte e reperti archeologici in esposizione negli alberghi grazie all’accordo tra la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, Federalberghi Lazio e LoveItaly. L'iniziativa "Arte fuori dal museo" parte col Museo Nazionale Romano e Bettoja hotels
Dea Roma esposta nell'hotel Mediterraneo
(AGR) È stata presentata ieri, 15 ottobre 2024, presso il Bettoja Hotel Mediterraneo, l’esposizione di una statua di marmo romana del II secolo d.C. raffigurante la Dea Roma o Virtus. Si tratta di un’opera che finora era conservata presso i depositi del Museo Nazionale Romano e della quale il gruppo Bettoja Hotels ha finanziato il restauro, il trasporto e l’allestimento all’interno di una teca protettiva nella grande hall del celebre albergo romano sull’Esquilino.
È questa la prima delle iniziative previste dal progetto “Arte fuori dal Museo”, promosso nell’ambito del protocollo d’intesa siglato dalla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura con l’Associazione non-profit LoveItaly, avvalendosi della rete degli hotel aderenti nella regione Lazio al sistema Federalberghi, con l’obiettivo di rendere fruibili al pubblico opere archeologiche e storico-artistiche che sono oggi conservate nei depositi dei musei e bisognose di restauro, esponendole nei locali degli hotel.
I contenuti e le modalità innovative del progetto “Arte fuori dal Museo” sono stati illustrati dal presidente del gruppo Bettoja Hotels Maurizio Bettoja, dal direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger, dalla vicepresidente di LoveItaly Tracy Roberts, dal coordinatore del progetto Carlo Felicioni, dal presidente di Federalberghi Lazio Walter Pecoraro, dal presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli.
Al termine dell’esposizione al Bettoja Hotel Mediterraneo, prevista per 12 mesi, l’opera tornerà al Museo Nazionale Romano per una nuova collocazione nelle sale espositive. La copertura assicurativa del progetto“Arte fuori dal Museo” è offerta dal Gruppo MAG, storico broker assicurativo italiano, sponsor del progetto.
Il progetto “Arte Fuori dal Museo” sarà inizialmente attuato dai musei e dagli hotel di Roma e del Lazio del sistema Federalberghi che vorranno aderire all’iniziativa, sulla base del Protocollo d’intesa e sull’esempio dell’accordo di valorizzazione e prestito stipulato tra il Museo Nazionale Romano e il gruppo Bettoja Hotels. Successivamente il progetto potrà essere esteso anche a livello nazionale.
Le dichiarazioni dei promotori del progetto:
Prof. Massimo Osanna, Direttore generale Musei: “Esplorare e attuare strategie innovative per rendere il patrimonio culturale accessibile a un pubblico sempre più ampio è al centro delle iniziative implementate negli ultimi anni dalla Direzione generale Musei per valorizzare e promuovere il Sistema museale nazionale e il patrimonio culturale italiano. Il recupero delle opere d'arte conservate nei depositi dei musei, realizzato attraverso interventi di restauro ed allestimenti in spazi pubblici inusuali, come quelli messi a disposizione dai grandi alberghi, rappresenta un significativo risultato della capacità di collaborazione tra le realtà attive sul territorio, siano esse pubbliche o private. Tali sforzi non solo aumentano la fruibilità delle opere da parte del pubblico, ma favoriscono la diffusione della cultura e l'educazione artistica nella comunità”.
Prof. Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano: “I depositi dei musei conservano numerosi pezzi di grande interesse storico o rilevanza artistica, tuttavia è utopistico immaginare che tutti possano essere sistematicamente esposti nei percorsi espositivi permanenti o anche attraverso forme di rotazione dei reperti o di mostre temporanee. Pertanto sperimentare nuovi modi di presentazione delle opere, anche in luoghi finora non consueti - garantendone sempre la tutela e la conservazione – può contribuire alla messa in atto di una politica di fruizione dei beni culturali molto più ampia e capillare ed incentivare la frequentazione dei musei. Questo nuovo esperimento è certamente un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato”.
Dott. Maurizio Bettoja, Presidente Bettoja Hotels: “La statua della dea Roma, dai depositi del Museo Nazionale Romano, si inserisce perfettamente sia artisticamente che concettualmente nell’albergo Mediterraneo, uno degli edifici razionalisti più importanti di Roma. Gli interni, ricchi di marmi e mosaici,hanno un tema ispirato alla mitologia ed alla romanità, con le raffigurazioni di Ulisse ed il suo viaggio, di Prometeo, Nettuno ed Anfitrite, Polifemo, e la grande mappa del Mediterraneo, che la dea Roma richiama e riassume”.
Dott. Walter Pecoraro, Presidente di Federalberghi Lazio: “Siamo orgogliosi di aderire a un progetto che esalta la valenza ed il significato del ruolo degli alberghi della regione: esporre opere artistiche ed archeologiche negli hotel del Lazio significa riconoscere loro la qualità di sedi privilegiate per la fruizione del bello e ci permetterà di regalare ai nostri ospiti e a tutti i cittadini esperienze uniche di contatto diretto con la nostra eccezionale tradizione artistica”.
Dott. Giuseppe Roscioli, Presidente di Federalberghi Roma: “Arte Fuori dal Museo è un esempio di come la collaborazione tra pubblico e privato possa portare a risultati di eccellenza: alla valorizzazione di tesori d’arte ‘dimenticati’ corrisponderà quella degli alberghi che li ospiteranno, celebrando un binomio, quello tra arte e turismo, che rappresenta la vera cifra di riconoscimento del brand Roma nel mondo.”
Prof. Richard Hodges, Presidente di LoveItaly: “Questa meravigliosa collaborazione restituisce oggi alla città tesori straordinari e dà l’opportunità a visitatori provenienti da tutto il mondo di lasciarsi affascinare da opere d'arte italiane poco conosciute. Ora, grazie a questa partnership con LoveItaly, associazione non profit dedita a valorizzare il patrimonio culturale italiano, questi tesori conquisteranno una nuova generazione di ammiratori”.
Il Protocollo d’intesa
Il progetto “Arte fuori dal Museo” nasce nell’ambito del protocollo d’intesa siglato nel 2023 dalla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura con l’Associazione non-profit LoveItaly e Federalberghi Lazio, con l’obiettivo di rendere fruibili opere artistiche e archeologiche conservate nei depositi dei musei e bisognose di restauro, esponendole negli ambienti degli hotel aperti al pubblico.
Il Protocollo prevede spetti a ciascun ente museale che intenda aderire al Progetto la responsabilità di individuare non solo le opere che saranno esposte negli hotel e la durata di tali prestiti, ma anche ogni condizione e procedura relativa sia ai restauri a carico degli alberghi che alla movimentazione e condizioni espositive. Tali condizioni e procedure saranno indicate negli accordi attuativi sottoscritti dai responsabili dei medesimi enti museali con le imprese alberghiere interessate, nonché con LoveItaly.
Nel protocollo d’intesa è stato stabilito l’impegno della Direzione generale Musei a promuovere l’iniziativa“Arte fuori dal Museo” presso i musei statali di Roma e del Lazio. Analogo impegno è stato assunto da Federalberghi Lazio a promuovere l’iniziativa presso le imprese associate, attraverso le proprie quattro organizzazioni provinciali. Gli hotel saranno scelti dai musei in funzione sia del loro pregio storico e architettonico che delle condizioni di vigilanza e sicurezza offerte, oltre che dalla eventuale vicinanza topografica dell’hotel al museo. A LoveItaly spetta sia un ruolo di coordinamento generale dell’iniziativa che quello di svolgere ogni relativa attività di valorizzazione, anche con il coinvolgimento di soggetti terzi, d’intesa con la Direzione generale Musei o direttamente con i musei.
L’esposizione della Dea Roma presso l’Hotel Mediterraneo
L’idea di esporre un reperto archeologico presso un albergo è nata dalla vicinanza di Palazzo Massimo, una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano, al Bettoja Hotel Mediterraneo, uno dei più importanti esempi di architettura razionalista a Roma, dagli splendidi interni perfettamente conservati e restaurati. Fra questi, vi è la celebre hall, ambiente originale degli anni Quaranta.
Avere accanto un museo è stato un fattore decisivo e di ispirazione per Maurizio e Massimo Bettoja, fra gli ideatori dell’iniziativa e da sempre forti sostenitori del patrimonio culturale italiano. La dea, indentificata con una personificazione di Roma e del suo Impero, o del valore militare romano,indossa un elmo con pennacchio sui capelli raccolti, una corta tunica che lascia il seno destro scoperto e un mantello fermato sulla spalla sinistra da una fibula circolare.
Il balteo (cintura a tracolla alla quale i soldati romani appendevano la spada) le attraversa il petto dalla spalla destra al fianco sinistro. Con la mano sinistra regge un’asta, mentre con la destra, ora perduta nonostante il puntello che la collegava alla coscia, sosteneva la corta e larga spada senza punta (parazonio) che i tribuni militari e gli ufficiali superiori portavano come segno di distinzione. Ai piedi calza gli "endromides" (stivaletti greci “da corsa”, usati specialmente per la caccia, aderenti alla gamba e aperti davanti con allacciatura intrecciata). La gamba sinistra aderisce ad un tronco d'albero in funzione di sostegno. L’influenza della tradizione classica greca è visibile specialmente nel costume, ispirato alle raffigurazioni delle Amazzoni.
Datazione: II secolo d.C.
Materiale: marmo bianco a grana fine
Misure: altezza 74,5 cm, lunghezza 26,5 cm, profondità 20 cm.
Provenienza: ignota.
Stato di conservazione: buono sebbene ricomposta da più frammenti (quello comprendente la mano sinistra e parte della lancia forse non pertinente, data la sproporzione) e mancante della mano destra.